Genova, via libera per la funivia del Lagaccio ma Amt chiede di rivedere il progetto
di Redazione
L’opera costerà 40,5 milioni di euro ed è finanziata con fondi legati al Pnrr
La conferenza dei servizi ha approvato l’opera che costerà 40,5 milioni di euro finanziata con fondi legati al Pnrr. Tuttavia ci sono le prescrizioni della Soprintendenza e la richiesta di armonizzare il piano con la rivoluzione dei bus green. Il nuovo collegamento tra la stazione marittima e forte begato è contestato però dai comitati.
Come si legge sul Secolo XIX, ieri è stato approvato il documento del progetto di fattibilità tecnica ed economica del lavoro presentato dal raggruppamento temporaneo di imprese Dopplemayr Italia-Collini. Ci sono però le condizioni poste da tutti coloro coinvolti nell'opera, come le prescrizioni messe nero su bianco dalla Soprintendenza.
L’infrastruttura è contestata da comitati e associazioni, non solo del quartiere che sarà attraversato, il Lagaccio, è finanziata con fondi complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza dal ministero della Cultura. Il costo stimato, al momento, è di 40,5 milioni di euro. L’intervento vedrà la realizzazione di un tracciato in due tronchi (Principe-Lagaccio e Lagaccio-Forte Begato); tre stazioni (partenza, intermedio, arrivo); quattro cabine da 60 posti. Il sorvolo delle cabine sarà prevalentemente oltre i 60 metri d’altezza.
La Soprintendenza, fra i punti totalmente da rivedere, pone la grandezza, l’altezza e l’impatto visivo dei piloni (specialmente il pilone S1 che avrà un’altezza di 72 metri rispetto al cortile Asl di via del Lagaccio e di 42 metri rispetto a via Avezzana. Da rivedere anche i plinti di fondazione e le stazioni, in particolar modo quella di arrivo «che dovrà essere migliorata architettonicamente e ridotta alle funzioni essenziali. Da non escludere poi l'impatto sul sistema dei Rolli, patrimonio Unesco.
Fra gli altri che hanno voce in capitolo c'è che chiede maggiore uniformità del progetto. Altri soggetti invece, come ad esempio i vigili del fuoco, insistono sulla necessità di integrazioni dei documenti. Ferrovie dello Stato ed Enac, invece, daranno il proprio parere solo successivamente. Nelle prossime settimane avranno il via tutte le attività propedeutiche al cantiere con le verifiche archeologiche, geologiche e belliche.
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