Giornata mondiale cardiopatie congenite: telemedicina necessaria per la continuità assistenziale
di Giorgia Fabiocchi
L'obiettivo è garantire, a partire dalla funzione di Hub di riferimento iniziale assicurata dal Gaslini, l'ottimale funzionamento di una rete
Oggi, lunedì 14 febbraio ndr, è la giornata mondiale delle cardiopatie congenite, all’interno delle quali un tema di grande rilevanza è quello della presa in carico e del trattamento dei pazienti adulti con patologia cardiaca congenita (GUCH), che rappresenta una nuova sfida per l'organizzazione del sistema sanitario regionale.
"Quello delle cure di transizione è un tema volutamente previsto nel Piano strategico dell'Istituto Gaslini, unitamente a quello dello sviluppo della telemedicina per un miglioramento continuo nella capacità di cura dei professionisti del Gaslini - spiega il direttore sanitario dell'Istituto Giannina Gaslini Raffaele Spiazzi -. L'obiettivo è garantire, a partire dalla funzione di Hub di riferimento iniziale assicurata dal Gaslini, l'ottimale funzionamento di una rete che accolga e mantenga la presa in carico dei pazienti diventati adulti da parte del Sistema Sanitario Regionale nel suo complesso".
"Questa volontà è compresa anche nella proposta avanzata da Regione Liguria ai Ministeri competenti per l'inserimento del progetto 'Telemedicina per la next generation' proposto dal Gaslini tra quelli finanziati nell'ambito del PNRR. Ciò perché un tema come quello dei pazienti GUCH è una doppia sfida per il carattere di azione di rete (concetto che per la Regione parte dal progetto 'Gaslini diffuso' per accrescere e uniformare standard di qualità in tutte le pediatrie liguri) e di interregionalità, volto anche a ridurre i viaggi della speranza. Sono elementi con caratteristiche di azione pilota che contribuiscono a qualificare la nostra progettualità per la telemedicina. In tal senso abbiamo accolto con piacere anche la manifestazione di interesse della Società Italiana di Telemedicina", sottolinea il presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti.
La gestione clinica dei pazienti adulti affetti da cardiopatia congenita (GUCH) è difficile per molteplici ragioni, e una delle più importanti è costituita senza dubbio dal modello organizzativo assistenziale. Gli specialisti GUCH sono presenti in numero assai esiguo e sono concentrati in pochi centri, con notevoli problematiche di trasferimento per i pazienti. Durante la crisi pandemica da covid-19 iniziative sperimentali di telemedicina hanno consentito di garantire la continuità assistenziale, mantenendo attivi e implementando i canali di comunicazione tra professionista sanitario e paziente. "Se da un lato la valutazione clinica 'in presenza' continua ad essere il momento più importante di ogni percorso di cura, dall'altro, probabilmente, l’integrazione strutturata di televisite e teleconsulti all’interno degli stessi percorsi, può rappresentare un valido supporto per la salute, e contribuire a rendere più completa ed efficace l’assistenza al paziente GUCH”, spiega Gianluca Trocchio Responsabile Centro Di Alta Specializzazione GUCH della U.O.C. Cardiologia del Gaslini.
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