Giovannini: "Il 2022 anno cruciale per politiche su logistica e sistema"
di Edoardo Cozza
2 min, 31 sec
Il ministro interviene al Forum internazionale di Conftrasporto: "Indicativo che questo incontro si svolga in contemporanea alla Cop26"
“Il 2022 sarà un anno cruciale per il salto di livello delle politiche per la logistica e il sistema, sia per quanto riguarda l’hardware che soprattutto il software. E per affermare una visione che vada addirittura oltre il 2026: sono stati stanziati 32 miliardi di un Fondo per la transizione energetica, che consenta di proseguire le politiche per realizzare il piano dei dieci anni per trasformare l’Italia, che è l’obiettivo principale del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili. Enrico Giovannini ha scelto di partecipare di persona al 6 Forum internazionale di Conftrasporto, anche per sottolineare l’importanza di un appuntamento che coinvolge gli operatori del settore, con cui l’esigenza di un dialogo è necessario per portare avanti una sfida complessa, difficile ma indilazionabile.
Giovannini ha ricordato come sia significativo che il convegno di Conftrasporto si sia svolto in coincidenza con la giornata dedicata ai trasporti nella conferenza climatica del Cop 26. Un evento in cui i rappresentanti delle varie nazioni si stanno apprestando a prendere impegni reali e reali-zzabili (col trattino), e non semplicemente promesse o vaghe intenzioni.
Il ministro ha sottolineato come molti fenomeni stiano avendo negli ultimi tempi un’accelerazione incredibile, non calcolabile attraverso una progressione aritmetica (le immatricolazioni di auto elettriche che da 2 passano a 4, a 8 e via dicendo), ma attraverso una progressione geometrica, che risulta molto più significativa. "Siamo in presenza – ha sottolineato ancora il ministro- di processi che non sono arrestabili, e che incideranno profondamente sulla vita delle persone, ma anche sui destini delle aziende, dei protagonisti del comparto e sull’intero settore economico e sociale. È vero – ha continuato il ministro – che nessuno possiede la cosiddetta “pallottola d’argento”, la chiave per risolvere tutti i problemi.
Per questo – ha spiegato il ministro – poiché l’evoluzione non può non avvenire in una logica che di sistema, c’è l’esigenza di un nuovo Piano della logistica e dei trasporti, che però non sarà un documento statico, ma piuttosto un vero “piano processo”, che tenga conto dei continui cambiamenti che si succedono con ritmi a volte anche incalzanti".
La presenza del ministro è stata una sollecitazione alle categorie a partecipare ai lavori della Consulta per la logistica e i trasporti, che presto vedrà declinate anche le articolazioni settoriali, per guidare i processi di innovazione in tutti i settori e lavorare soprattutto in direzione dell’integrazione. Infine, il ministro ha ricordato che, con il Dl Infrastrutture, è stata definitivamente approvata la nascita del Cismi, il centro per l’innovazione che dovrà raccogliere i frutti del dialogo tra il ministero e i contributi che provengono direttamente dai protagonisti del settore, perché sarebbe impossibile guidare un processo di così ampia portata solo attraverso l’opera di un ministero o di un qualsiasi altro organismo se non capace di operare in una logica di sistema.
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