Gronda, il Ministero dei trasporti contrattacca: "Toni inaccettabili da parte di Aspi"
di Marco Innocenti
1 min, 7 sec
"Forse si trascura che una componente fondamentale come Ponte Morandi non c'è più"
Arriva la replica, raccolta dall'Ansa, al comunicato diffuso ore fa da Autostrade per l'Italia in merito alla polemica scatenata dalla pubblicazione dell'analisi costi-benefici sul progetto della Gronda di Ponente. "Le dichiarazioni di Aspi sono venate di toni inaccettabili da parte di chi dovrebbe innanzitutto ricordare quali sono i rispettivi ruoli - fanno sapere dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Da una parte c'è lo Stato concedente e dall'altra un concessionario privato che gestisce pro tempore un asset pubblico. Già solo questo dovrebbe suggerire atteggiamenti ben diversi".
"Aspi dimentica, o vuole trascurare, il fatto che una delle componenti fondamentali non c'è più . Basterebbe questo a rendere indispensabile la revisione del suo progetto. Rispetto al merito delle analisi, il Mit per primo auspica un confronto con tutti gli attori in campo su ogni rilievo che dovesse emergere. Tuttavia l'obiezione di Aspi circa la non considerazione della liberalizzazione del tratto urbano della A10 è falsa, dato che di tale liberalizzazione si è tenuto conto nello studio".
"Circa la presunta non fattibilità delle alternative considerate ci si limita a ricordare come la più impegnativa - proseguono dal MIT - il bypass di Multedo, è un'opera inserita nel Piano Urbanistico Comunale di Genova. Quanto, infine, alla accusa di arbitrarietà della valutazione dei dati, questa è semplicemente resa impossibile dalla struttura comparata dell'analisi, che pone sullo stesso piano di valutazione tutte le alternative esaminate".
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