Guerra in Ucraina, attaccata una scuola a Mariupol: all'interno 400 persone rifugiate
di Redazione
La Russia minaccia l'Italia e attacca il ministro della Difesa Guerini, tacciandolo di 'falco anti-russo'. Parole "inaccettabili" risponde il premier Draghi
Altra nottata di bombardamenti in Ucraina. Nelle ultime ore la Russia ha attaccato una scuola a Mariupol, all'interno della quale avevano trovato rifugio quattrocento persone. In quasi tutte le regioni dell'Ucraina si sono attivate le sirene d'allarme antiaeree, secondo quanto ha riportato il Kyiv Independent.
I raid aerei sarebbero scattati, oltre che a Kiev e a Leopoli, anche negli oblast di Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Zhytomyr e Vinnytsia. Nel frattempo la Russia fa crescere la sua potenza di fuoco sull'Ucraina, lanciando missili ipersonici su un obiettivo militare.
I tank bersagliano il centro di Mariupol e migliaia di cittadini sarebbero stati "deportati" in remote località russe, secondo il sindaco della città. Morti e feriti in bombardamenti a Kharkiv. "Stiamo dimostrando di saper combattere", spiega il presidente ucraino Zelensky che nelle scorse ore ha chiesto di vedere Putin per fermare la guerra. Atteso per oggi il suo discorso in video a Israele.
La Russia minaccia l'Italia e attacca il ministro della Difesa Guerini, tacciandolo di 'falco anti-russo'. "Con altre sanzioni, ci saranno conseguenze irreversibili per l'Italia", tuona Mosca. Non si fa attendere però la risposta di Draghi che definisce le parole della Russia inaccettabili.
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