"Il gnl combustibile già del presente": le opinioni in un webinar di Assarmatori e Assocostieri
di Edoardo Cozza
Le politiche green e la transizione ecologica sempre più all'ordine del giorno nello shipping
Assocostieri e Assarmatori hanno organizzato un webinar dal titolo: “Il ruolo dei combustibili alternativi nella transizione energetica del comparto marittimo”. Tanti i protagonisti che si sono alternati nel raccontare le proprie esperienze e nel confrontarsi soprattutto sul tema del gnl, che sta rivoluzionando il settore dello shipping. Vediamo alcuni dei passaggi principali della discussione.
Marika Venturi (presidente Assocostieri): "Il tema della transizione energetica di primaria importanza. È un'esperienza già cominciata: anche se sono iniziati bunkeraggi di gnl, fin qui erano esperimenti, ma ora s'inizia a far sul serio, con linee guida precise che arriveranno dal ministero".
Stefano Messina (presidente Assarmatori): "Il mio contributo è da rappresentante degli armatori, dove in termini concreti abbiamo una formula da adempiere per il rispetto delle norme e tempistiche richieste ed è il gnl. C'è tanto altro sul tavolo, ma serve tempo e servono finanziamenti, servono anche ricerca e sviluppo. Per ora il gnl è il presente".
Giovanni Annunziata (Adsp Mar Tirreno Centrale): "Stiamo attivando le discussioni sul cold ironing, ma anche il tema dei combustibili è all'ordine del giorno per i nostri reparti tecnici. È fondamentale il rapporto anche con gli enti locali per sviluppare nuove esperienze che ci proietteranno nel futuro"
Valentina Infante (Head of Energy Edison): "C'è un gap con il nord Europa, dove è stata già sviluppata una sensibilità sul tema già da tempo e il trasporto marittimo viaggia a pieno ritmo verso le emissioni zero. Noi abbiamo cercato di capire quali fossero le peculiarità di quella esperienza e cosa mancasse per renderla attuabile anche qui da noi, nel Mediterraneo. L'Italia sta recuperando terreno, Edison sta lavorando per accelerare ancora di più. Manca ancora qualcosa nel sud Italia, dove ci si sta muovendo con più lentezza per quanto riguarda il bunkeraggio del gnl".
Maurizio Zangrandi (amministratore delegato Olt): "Sarà il primo terminale italiano che ci renderà indipendenti dagli altri Paesi europei. Con questo impianto, che entrerà in esercizio a fine anno, non dovremo dipendere da Paesi europei".
Michele Francioni (Senior VP Msc Crociere): "Il gnl per noi è un tipo di combustibile molto importante: nel lungo termine non ci porterà allo zero emission, ma ci fa passare dal fuel tradizionale a quello a più basso impatto ambientale. È un passo molto importante, che comunque ci porta a una riduzione importante di emissioni di CO2. L'altro grande vantaggio del gnl è che è un passaggio intermedio verso ciò che davvero potrà essere a emissioni zero. È tutta esperienza verso gli obiettivi futuri che ci siamo preposti e che dovremo raggiungere. Fondamentali i prossimi due anni per integrare l'oggi al domani"
Mattia Canevari (Energy&Biosafety Manager Gnv): "Avere la possibilità di uno sviluppo capillare sui porti capofila è una soluzione, ma vanno fatte attente analisi dal punto di vista economico: è un discorso molto variegato, c'è un trend positivo, un grande interesse, ma bisogna fare le valutazioni corrette per non incorrere in rischi inopportuni"
Vincenzo Franza (amministratore delegato Caronte&Tourist): "Abbiamo l'unico traghetto di corto raggio che opera con gnl: è stata una scelta di coscienza sociale, frutto della riflessione che in questi anni combatteremo la battaglia sul cambiamento climatico. Abbiamo deciso dunque deciso di fare questo primo passo per dare anche un segnale. Siamo soddisfatti della scelta"
Pasquale Russo (segretario generale Conftrasporto) ha sollevato invece tre temi di grande interesse per le imprese del settore: la necessità di chiarire gli scenari e le priorità di investimento fra il GNL e gli altri combustibili alternativi; l’esigenza di snellire gli iter autorizzativi necessari alla realizzazione degli insediamenti costieri necessari alla filiera del GNL; il bisogno di contemperare la sostenibilità ambientale con quella economica. Sono necessari degli incentivi economici senza i quali rischiano di venire meno le condizioni di mercato.
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