Incendio doloso a Villa Oneto: agente immobiliare nei guai
di Tiziana Cairati
L'uomo è considerato dagli inquirenti la mente di una truffa assicurativa di oltre 600 mila euro, nonché uno dei mandanti del rogo
Obbligo di dimora per un agente immobiliare genovese di 47 anni coinvolto, secondo la procura di Genova, nell'inchiesta sull'incendio doloso che a luglio 2020 distrusse una palazzina residenziale di tre piani a Villa Oneto, nel comune di S. Colombano Certenoli.
I carabinieri di Sestri Levante hanno eseguito l'ordinanza nei giorni scorsi. L'uomo è considerato dagli inquirenti la mente di una truffa assicurativa di oltre 600 mila euro, nonché uno dei mandanti del rogo. Gli stessi militari il 20 luglio 2021 avevano arrestato tre uomini: un manovale di 48 anni di origini calabresi e due fratelli residenti nel Tigullio, rispettivamente di 43 e di 29 anni, che secondo l'accusa avrebbero pianificato l'operazione e dato fuoco alla villa.
Le fiamme avevano divorato tre appartamenti dell'immobile, provocando il crollo di solai e tetto. Lo stabile era abitato ma i residenti erano fuori. Dalle indagini dei carabinieri, coordinati dal pm Gabriella Dotto, era emersa l'origine dolosa. Nei mesi antecedenti l'incendio, inoltre, l'edificio era stato oggetto di lavori di ristrutturazione dai contorni anomali, per questa ragione finiti sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti.
Da qui il sospetto che il rogo potesse nascondere una frode assicurativa. I carabinieri sono arrivati fino a un imprenditore edile di Chiavari, titolare dell'impresa che a settembre 2020 aveva stipulato con la società proprietaria dell'immobile un contratto per la ricostruzione dell'edificio distrutto dalle fiamme.
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