Italia al centro della ricerca sulla fusione nucleare: parte il "G7 Working Group" a Frascati
di Redazione
L'ENEA ospita il gruppo di lavoro G7 sulla fusione nucleare, con obiettivi di ricerca e cooperazione internazionale in vista del World Fusion Energy Group
Presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati, si è svolta la prima riunione del "G7 Working Group" sulla fusione nucleare, un gruppo di lavoro nato durante il G7 su clima, energia e ambiente alla Reggia di Venaria. Questa iniziativa conferma l’impegno italiano nel campo della fusione, posizionando il Paese al centro della cooperazione internazionale su questa tecnologia emergente.
La visita ai laboratori di ricerca ENEA - Guidati dal presidente di ENEA, Gilberto Dialuce, dal direttore generale Giorgio Graditi e dal direttore del dipartimento Nucleare Alessandro Dodaro, i delegati del G7 hanno visitato i laboratori Divertor Tokamak Test e il Frascati Neutron Generator, entrambi orientati alla fusione a confinamento magnetico. Questi laboratori rappresentano il cuore della ricerca italiana, con tecnologie avanzate anche nel confinamento inerziale tramite il laser ABC. Ne dà notizia il portale Teleborsa.
Obiettivi del Working Group - Durante la riunione, il gruppo ha definito le priorità di lavoro per i prossimi mesi, sotto la futura presidenza canadese. Le aree di cooperazione includono lo scambio di best practice, il rafforzamento della collaborazione pubblico-privato e la creazione di standard condivisi per facilitare l’implementazione di impianti di fusione. Questi sforzi mirano a superare le sfide tecnologiche e accelerare lo sviluppo di progetti di fusione su larga scala.
Dialuce: "Italia in prima linea nella fusione" - “La scuola italiana di fisica e ingegneria per la fusione è tra le migliori al mondo,” ha sottolineato Dialuce. “Con il DTT, l’Italia si conferma come una delle sedi più avanzate a livello internazionale.” Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha investito oltre 800 milioni di euro nella ricerca sulla fusione, coinvolgendo oltre 650 professionisti annualmente.
Verso il World Fusion Energy Group a Roma - La riunione del Working Group anticipa un altro evento chiave: il World Fusion Energy Group, che si terrà il 6 novembre presso il Ministero degli Affari Esteri. Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin coordinerà la sessione ministeriale, affermando che nessuna nazione può affrontare la sfida della fusione in autonomia. Questo incontro globale, voluto dall’Italia e dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA), punta a promuovere la produzione di energia da fusione a livello mondiale.
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