Italia protagonista della green economy, ma rallenta sulle rinnovabili
di steris
Il rapporto GreenItaly evidenzia il successo italiano nella transizione ecologica, ma anche i ritardi nelle energie rinnovabili e le difficoltà burocratiche
Il rapporto GreenItaly evidenzia il successo italiano nella transizione ecologica, ma anche i ritardi nelle energie rinnovabili e le difficoltà burocratiche.
Leadership verde - L’Italia guida l’economia circolare e gli eco-investimenti - L’Italia continua a essere tra i leader europei nella green economy, con una crescente attenzione agli eco-investimenti. Nel quinquennio 2019-2023, oltre il 38% delle imprese italiane, pari a circa 571.000 unità, ha investito in iniziative green per contribuire alla transizione ecologica. L’industria manifatturiera si distingue in modo particolare, con il 46% delle imprese che ha adottato innovazioni sostenibili. Questo impegno segna un passo importante verso un'economia più competitiva e resiliente, capace di rispondere alle sfide ambientali globali.
Recupero materiali - L’Italia si conferma campione europeo nella gestione dei rifiuti - L’Italia continua a eccellere nel recupero dei materiali, con un tasso di riciclo dei rifiuti totali del 91,6%, ben superiore alla media europea del 57,9%. Un esempio virtuoso riguarda il settore della plastica: nel 2023, il paese ha raggiunto il 48% di riciclo per imballaggi in plastica e bioplastica. Inoltre, l’Italia è leader anche nel recupero degli oli minerali esausti, con il 98% del totale raccolto rigenerato in nuovi prodotti petroliferi. Questi risultati dimostrano l’efficacia di un modello circolare che riduce le emissioni e promuove la sostenibilità economica.
Energia - Le rinnovabili restano un’opportunità, ma la burocrazia frena il progresso - Nonostante l’Italia si confermi tra i leader europei nel settore delle rinnovabili, il paese procede a velocità ridotta. Il 2023 ha segnato un record per la capacità fotovoltaica, con 5,2 GW di nuova capacità installata, posizionando l’Italia al terzo posto in Europa. Progetti come l’impianto fotovoltaico di Enel a Catania, che entrerà in funzione entro il 2025, sono destinati a rafforzare ulteriormente questo settore. Tuttavia, il rapporto GreenItaly avverte che “l’Italia è ancora troppo lenta nello sviluppo delle rinnovabili”, a causa di una burocrazia eccessiva e di ritardi nei processi autorizzativi.
Un futuro verde - Il cammino verso la transizione ecologica - Il rapporto GreenItaly, presentato da Fondazione Symbola e Unioncamere, ha sottolineato il ruolo strategico della transizione ecologica per il rafforzamento dell’economia italiana. “Il GreenItaly conferma l’invito di Mattarella e Draghi a puntare sulla transizione verde come opportunità per rafforzare l’economia e la società,” ha dichiarato Ermete Realacci, presidente di Symbola. L'Italia si prepara a essere una “superpotenza europea dell’economia circolare”, ma per raggiungere questo obiettivo è necessario superare gli ostacoli legati alla burocrazia e accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Sfide future - Le rinnovabili come chiave della competitività - Il Paese ha già dimostrato la propria capacità nel recupero dei materiali e nella gestione dei rifiuti, ma per restare competitivo nel panorama europeo e globale, è fondamentale potenziare ulteriormente il settore delle energie rinnovabili. La volontà di puntare a un mix energetico più verde è chiara, ma resta il nodo burocratico da risolvere. Il futuro della green economy italiana dipenderà dalla capacità di affrontare questi ritardi e di investire massicciamente nelle fonti rinnovabili.
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