L'allarme del Gaslini: "Raddoppiati da inizio pandemia i casi gravissimi di diabete nei bambini"
di Alessandro Bacci
2 min, 6 sec
Si tratta del Diabete Mellito tipo 1. "Può condurre al coma e, in casi estremi, alla morte. Attenzione ai sintomi che possono essere ingannevoli"
Da inizio pandemia sono raddoppiati i casi gravissimi di diabete tra i bambini. L'allarme arriva dall'ospedale Giannina Gaslini che spiega di prestare massima attenzione ad alcuni sintomi che possono essere ingannevoli: aumento della produzione di urina, aumento della sete, perdita di peso e anche difficoltà respiratoria, dolori addominali e vomito e, nella bambina, vaginite. Troppi bambini arrivano in Pronto Soccorso già con complicanze gravi.
Da un’analisi dei dati dei pazienti pediatrici con Diabete Mellito tipo 1 diagnosticato presso il Centro Regionale di Riferimento di Diabetologia Pediatrica afferente all’Istituto Giannina Gaslini - dall’inizio della pandemia ad oggi - è stato riscontrato un drastico aumento dei casi con chetoacidosi, che sono più che raddoppiati e, dato ancora più drammatico, sono raddoppiati i casi gravissimi, con grande rischio per la vita. La chetoacidosi diabetica è la modalità più grave di esordio clinico di DM1 che può condurre al coma e, in casi estremi, alla morte. Nessun decesso è stato registrato, per fortuna e grazie alle pronte cure somministrate.
La pandemia ha concentrato molte energie in campo sanitario verso il contenimento del Coronavirus, e le misure di prevenzione del contagio hanno determinato una riduzione degli accessi sia al Pronto Soccorso che ai pediatri di libera scelta, ma alla luce di quanto osservato è indispensabile richiamare l’attenzione delle famiglie e dei sanitari sui sintomi indicati, al fine di evitare ritardi diagnostici e aggravamento delle condizioni cliniche dei bambini. Il Diabete Mellito tipo 1 (DM1) è una patologia autoimmune propria dell‘età pediatrica che necessita di terapia insulinica sostitutiva. L’esordio clinico del DM1 è preceduto da una sintomatologia tipica: poliuria (aumento della produzione di urina), polidipsia (aumento della sete) e calo ponderale.
"Questi sintomi normalmente insorgono nel giro di poche settimane e, se non ravvisati per tempo, possono condurre a uno scompenso generale: la chetoacidosi diabetica. Si tratta della modalità più grave di esordio clinico di DM1 che può condurre al coma e, in casi estremi, alla morte. In corso di chetoacidosi diabetica possono comparire anche altri sintomi generalmente ingannevoli, quali difficoltà respiratoria, dolori addominali e vomito e, nella bambina, vaginite. È pertanto indispensabile riconoscere i segni e sintomi per poter effettuare una diagnosi precoce evitando il quadro più grave di chetoacidosi e dei rischi di complicanze e di sopravvivenza” spiega Giuseppe D’Annunzio direttore del Centro Regionale di Riferimento di Diabetologia Pediatrica afferente all’Istituto Giannina Gaslini.
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