La Spezia: addio a Gaetano Pesce, maestro del design che conquistò New York. Sgarbi: "Artista libero che sapeva svariare tra linguaggi e discipline"
di Redazione
Aveva studiato architettura e disegno industriale a Venezia. Ha vissuto a Helsinki e Parigi e dal 1983 viveva negli Stati Uniti
E' morto a 85 anni Gaetano Pesce, il grande designer e artista di origine spezzina, famoso per il progetto della poltrona Up. Aveva 84 anni è si è spento a New York. "È con il cuore pesante che annunciamo la scomparsa del visionario creatore Gaetano Pesce" dice un post del suo staff su Instagram. Nato a La Spezia nel 1939, Pesce aveva studiato architettura e disegno industriale a Venezia. Ha vissuto a Helsinki e Parigi e dal 1983 viveva negli Stati Uniti.
Creatore visionario, tra le voci più libere di questi anni nel design, nell'arte e nell'architettura, Gaetano Pesce era famoso oltre che per le sue poltrone Up in poliuretano con forme antropomorfe, tra cui una che evoca il corpo di una donna voluttuosa, anche per i suoi mobili colorati e giocosi. Negli ultimi mesi, come racconta il suo staff su Instagram, aveva avuto "problemi di salute" ma "è rimasto positivo e sempre curioso".
Partito dalla Spezia per studiare a Venezia, negli anni Sessanta ha vissuto e lavoro tra Padova e Venezia e ha collaborato come designer per l'azienda di mobili C&B. IN pochi anni diventa il rappresentante di quella nuova idea di architettura radicale formulata da un altro ligure eccellente, il genovese Germano Celant.
Per 28 anni Pesce ha insegnato a Strasburgo, ma anche a Pittsburgh, Milano, Hong Kong, San Paolo e New York, dove si è stabilito nel 1980. Le sue opere sono esposte nelle collezioni permanenti di prestigiosi musei come il MoMA di New York, il Victoria and Albert Museum di Londra e il Centre Pompidou di Parigi.
Tra le mostre da ricordare la retrospettiva sulla sua carriera Gaetano Pesce: le Temps des Questions al Centre Pompidou di Parigi nel 1996 e la mostra alla Triennale di Milano nel 2005, Gaetano Pesce: il rumore del tempo. Tra i premi il prestigioso"Chrysler Award for Innovation and Design nel 1993, l' Architektur & Wohnen Designer of the Year nel 2006 e il Lawrence J. Israel Prize assegnato dal Fashion Institute of Technology di New York, nel 2009.
Gaetano Pesce "ha sempre considerato il suo lavoro libero dalle barriere tra i linguaggi proprie delle arti nelle distinte discipline: architettura, scultura, pittura, disegno, design", dice Vittorio Sgarbi ricordando l'artista, morto oggi a New York all'età di 84 anni. "Fin dalle prime mostre - sottolinea il critico - si è espresso con deliberata incoerenza, usando diversi media. Ai linguaggi tradizionali non poteva non affiancare quelli della moda, della musica, del cinema, delle performance. In questo il suo spirito ha trasferito nel nostro tempo e nelle nostre coordinate gli esempi più alti della tradizione italiana. La sua fantasia si è espressa nelle forme e nei materiali che hanno generato la sedia Nobody's perfect, il Tavolo uomo rinat", la Pulcinella lamp, il modello originale in legno della poltrona UP5_6, e altre opere tridimensionali concepite dagli anni Sessanta a oggi. Una esplosione di colori e creatività che ha prodotto oggetti apparentemente inutili, e invece tutti funzionali".
Sgarbi ricorda anche che "nel 2016, con la sua complicità", diede "la falsa notizia della sua morte in segno di provocazione contro il sindaco di Firenze per la mostra Maestà tradita. Pesce aveva avvertito il primo cittadino che per motivi di salute non sarebbe riuscito a presenziare all'inaugurazione della sua installazione nella piazza di Santa Maria Novella; il sindaco rispose che fin quando Pesce non fosse venuto a Firenze l'installazione non sarebbe stata montata. Così nacque l'idea di annunciare la morte dell'artista, in modo che il sindaco si sentisse costretto a farla montare. Adesso - conclude Gaetano Pesce ci ha lasciati per davvero".
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