La Spezia avrà le sue "pietre d'inciampo" nel ricordo delle vittime della Shoah
di Stefano Rissetto
Dice il Talmud: “Una persona viene dimenticata solo quando se ne dimentica il nome”
Il Comune della Spezia aderisce al progetto “Pietre d’Inciampo”, un'idea nata dall'artista tedesco Gunter Demnig per depositare nel tessuto urbano delle città europee la memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. L'iniziativa consiste nell'incorporare nel selciato stradale, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni o in altro luogo significativo, blocchi quadrati in pietra ricoperti da una piastra di ottone su cui sono incisi nome, anno di nascita, data con luogo di deportazione e data di morte del deportato a cui la pietra è dedicata. Si tratta di piccoli monumenti che vogliono restituire dignità di essere umano a chi fu ucciso, far riflettere sull'orrore di ciò che avvenne e vigilare perché ciò che è accaduto non si ripeta mai più. Le “Pietre d'inciampo” sono quindi destinate a tutte le vittime del Nazionalsocialismo, a chiunque sia stato perseguitato o assassinato dai nazisti tra il 1933-1945.
Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, che ha firmato la delibera di giunta, dichiara: “La decisione di aderire al progetto “Pietre d’Inciampo” testimonia la nostra volontà di preservare la memoria storica e di onorare le vittime spezzine del Nazifascismo. Le pietre di ottone che andremo a posizionare nei pressi delle abitazioni di persone deportate nei campi di concentramento nazisti saranno dei simboli del ricordo, che inviteranno a non dimenticare le sofferenze del passato, la violenza e l’intolleranza del regime, sono dedicate a persone che hanno dato la vita per la nostra libertà e democrazia. Partecipare a un’iniziativa come questa è importante per tenere viva la memoria e fare in modo che questi tragici episodi non si ripetano mai più, oltre ad essere un segno di impegno e rispetto per i diritti umani”.
“La posa delle Pietre d’Inciampo per La Spezia rappresenta un simbolo della Memoria – dichiara l’Assessore alla Toponomastica Maria Grazia Frijia - Non si tratta semplicemente di un rito ma di un momento dall’alto valore civile, che va a restituire dignità, identità, umanità, ma anche un nome, un volto, un’anima a quei cittadini spezzini che furono perseguitati e strappati alla vita vittime del Nazionalsocialismo. Riprendendo un tema del Talmud: “Una persona viene dimenticata solo quando se ne dimentica il nome”, noi vogliamo ricordare.”
Ad oggi, in numerosi Paesi europei sono state posizionate oltre 56.000 Pietre d’Inciampo, facendone il massimo monumento diffuso sul territorio europeo. Il Comune della Spezia ha quindi aderito, mettendo a disposizione adeguato supporto tecnico e logistico, alla proposta avanzata dall’ Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti della Spezia -ANED - di realizzare e diffondere nel territorio spezzino le Pietre d’Inciampo, costruendo una memoria comune delle persecuzioni naziste, attraverso la richiesta diretta dei familiari del deportato cui dedicare le Pietre.
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