La Spezia: operaio uccide l'ex compagna e si suicida, scontro sull'educazione all'occidentale della figlia
di Redazione
L'uomo era già stato sottoposto a indagini per il reato di maltrattamenti in famiglia
Tragedia a Riccò del Golfo, nello Spezzino. Un uomo ha ucciso a coltellate l'ex compagna e poi, con la stessa arma da taglio, si è tolto la vita.
A trovare i corpi dell'uomo, uno operaio edile tunisino di 50 anni e della moglie, sua connazionale, di 47 anni, sono stati i carabinieri della Spezia allertati dalla dirigente della scuola dove studia la figlia della coppia, di 12 anni. La ragazzina aspettava invano che la madre l'andasse a prendere tanto che la dirigente si è preoccupata. I carabinieri hanno trovato i due corpi in salotto, in un lago di sangue. In terra il coltello da cucina che l'uomo ha usato contro la moglie, uccisa con alcuni fendenti all'addome. Poi l'uomo si è ucciso colpendosi più volte al petto con lo stesso coltello
I due corpi saranno sottoposti ad autopsia. Secondo quanto appreso, l'operaio era stato denunciato dalla moglie per maltrattamenti nei confronti suoi e della figlia il 4 aprile 2024, denuncia che aveva fatto scattare il divieto di avvicinamento personale e al domicilio.
Il rapporto coniugale era diventato problematico per via della religione. L'uomo, un integralista islamico, avrebbe sottoposto la moglie a continue vessazioni divenute nel tempo intollerabili. In particolare, le tensioni pare riguardassero l'educazione all'occidentale della figlia. La donna, che da poco meno di un anno aveva ottenuto la cittadinanza italiana, si era risolta a chiedere l'aiuto dei servizi sociali e a denunciare la condizione in cui si trovava.
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