La Spezia, sparatoria vicino alla stazione: morto un 56enne
di Redazione
2 min, 19 sec
L'uomo è stato colpito da un proiettile, il movente sarebbe passionale
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Potrebbe esserci un movente passionale dietro all'omicidio di Enzo Daprile, il ristoratore di 56 anni ucciso con tre colpi di pistola sotto gli occhi dei familiari in piazzale Ferro, alla Spezia. La persona che lo ha ucciso è il sottufficiale dell'Aeronautica militare Francesco Ruggiero, 46 anni, che subito dopo aver sparato è fuggito via ma che è stato subito individuato grazie alle indicazioni dei testimoni.
Ruggiero, ex compagno della donna che da poco aveva una relazione con Daprile, si è costituito: è accusato di omicidio volontario. Tutto è accaduto in una zona periferica della città, nel popolare quartiere della Chiappa, non lontana dalla stazione ferroviaria. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire i dettagli della vicenda.
Secondo una prima ricostruzione Daprile si era incontrato in piazzale Ferro con i due figli e la ex compagna. Si trovava nei pressi della propria auto, un suv, quando è arrivato Ruggiero a bordo di una Fiat 500 presa a noleggio. Secondo quanto raccontato alla polizia dalle persone che hanno assistito ai fatti, Ruggiero avrebbe dapprima speronato l'auto in sosta e poi avrebbe sparato cinque colpi con una semiautomatica verso Daprile che è caduto, colpito a morte da tre proiettili. Subito dopo il sottufficiale si è dato alla fuga a bordo della Cinquecento, facendo perdere le sue tracce.
L'omicidio è avvenuto sotto gli occhi di decine di persone: alcune di loro hanno chiamato polizia e soccorsi. Per Daprile però non c'è stato nulla da fare, nonostante i tentativi di rianimarlo prima da parte dei familiari e poi dal personale inviato dal 118 accorso sul posto. In piazzale Ferro sono arrivati sia i poliziotti delle Volanti che il personale della Squadra mobile della Spezia, oltre ai carabinieri e alla polizia municipale.
La polizia ha raccolto le prime testimonianze e portato in questura i familiari: sono stati loro a indicare il responsabile di quanto accaduto perché, hanno detto, era persona a loro conosciuta. Francesco Ruggiero, intanto, ha riconsegnato l'automobile presa a noleggio ed è andato a costituirsi alla caserma dei carabinieri D'Acquisto, alla Spezia.
Gli investigatori stanno cercando di capire che cosa abbia fatto Ruggiero nelle due ore e mezzo che sono passate tra l'omicidio e il momento in cui ha varcato la porta della caserma ma intanto hanno accertato che la pistola con la quale ha sparato era detenuta legalmente e a titolo privato dal sottufficiale. Il corpo di Daprile è stato composto alla morgue dell'ospedale della Spezia dove sarà sottoposto a autopsia.
Il ristoratore, pregiudicato, era molto noto in città: collaborava con il fratello in un noto ristorante nel borgo di Cadimare.
"Sdegno e sgomento" sono stati espressi all'Aeronautica Militare. Le cause di quanto accaduto, si legge nella nota della Forza Armata, "per quanto noto, sono da considerarsi di carattere privato". L'Aeronautica si è detta "da subito disponibile per ogni forma di collaborazione e supporto nei confronti dell'autorità giudiziaria inquirente".
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