Lerici, un francobollo ricorda il centenario tragico scoppio che causò 143 morti e 800 feriti
di Edoardo Cozza
Il 28 settembre del 1922 la località spezzina fu investita dall'esplosione della polveriera di Falconara, causata da un fulmine durante un temporale
Fu una tragedia epocale: la notte del 28 settembre del 1922 il golfo di Lerici viene svegliato da un violento boato; imperversava un forte temporale e alle 2:58 un fulmine colpì la batteria di Falconara, un forte militare in cui erano riposte 1.500 tonnellate di esplosivo; la deflagrazione fece letteralmente saltare in aria il forte e l'onda d'urto si propagò per un raggio di diversi chilometri, devastando uliveti, scoperchiando tetti e causando 143 morti e oltre 800 feriti.
Oggi un francobollo (valido per la posta ordinaria) ricorda questa sciagura, riproducendo il monumento che ricorda il tragico scoppio, realizzato da Antonio De Paoli proprio per il centenario. È intitolata ''La metamorfosi della Fenice'' e - come scrive il sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti, nel bollettino illustrativo che ha accompagnato l'emissione del francobollo - ''la collina che fu sventrata dal fuoco e dai detriti, oggi cento anni dopo è un parco verde. La vegetazione si è riappropriata dello spazio tornando ad essere centrale nel contesto. L'opera, che raffigura una Fenice catturata nell'istante in cui si trasforma in un albero di ulivo simbolo di pace e rinascita, è una metamorfosi in compimento''.
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