Lettera di Castellucci (ex a.d. Autostrade) sul giornale, Possetti: "Nel giorno di Pasqua si trasforma in agnello immolato"

di Redazione

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Il Comitato Ricordo Vittime Morandi: "Pensiamo che la strategia alla loro base sia comunque quella di svilire un giudizio definitivo"

Lettera di Castellucci (ex a.d. Autostrade) sul giornale, Possetti: "Nel giorno di Pasqua si trasforma in agnello immolato"

L'ex a.d. di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci, imputato per la tragedia del crollo del Ponte Morandi del 14 agosto 2018 e recentemente condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione per la strage di Avellino del 28 luglio 2013, scrive una lettera indirizzata alla famiglia dopo la sentenza, missiva pubblicata questa mattina dal quotidiano Il Sole 24 Ore.

Reazione - Nella lettera, in riferimento alla strage di Avellino, l'ex vertice di Autostrade esprime in sostanza le proprie ragioni, in particolare sul perché non fossero state sostituire le barriere del viadotto che cedettero dopo l'impatto con il bus che stava trasportando 40 persone nella zona di Monteforte Irpino.

Alle parole di Castellucci, arriva la reazione di Egle Possetti, portavoce del Comitato Ricordo Vittime Morandi. Scrive il Comitato: "Pur comprendendo e rispettando la tristezza dei famigliari per un loro caro che si trova rinchiuso in carcere, condannato in via definitiva, comprensione che per contro ci viene difficile immaginare nel nostro caso, visti gli atteggiamenti emersi a suo tempo (grigliate, ecc.) non possiamo però esimerci da un’attenta valutazione di quanto sta accadendo oggi. Un condannato in via definitiva per la strage di Avellino, allora amministratore delegato di ASPI, Castellucci Giovanni scrive oggi sul Sole 24 ore un’intera pagina di assoluzione del suo operato, come a trasformarsi in agnello immolato proprio nel giorno festivo di Pasqua. Questo avviene con l’approvazione della direzione della testata, nonostante la richiesta di ripensamento emersa del Comitato di Redazione del giornale stesso, che avrebbe  ritenuto inopportuno concedere la pubblicazione di questa lunga lettera, senza filtri giornalistici. Noi possiamo ben comprendere quanto possa far male, a chi ha perso una persona cara nella strage di Avellino, leggere quanto scritto dopo anni di attesa del giudizio. Comprendiamo anche molto bene che queste parole affidate alla carta stampata abbiano uno scopo e pensiamo che la strategia alla loro base sia comunque quella di svilire un giudizio definitivo, che dopo ben tre gradi processuali ha ritenuto colpevoli Giovanni Castellucci ed altri imputati dei reati a loro contestati per questa strage."

Influenza - Proprio nelle ultime ore uno degli avvocati della difesa nel processo per la strage di Avellino aveva dichiarato come le indagini in corso per il crollo del Morandi abbiano potuto influenzare la sentenza della Cassazione. Continua il comunicato: "Questa lettera, cerca di assolvere l’uomo verso la famiglia e l’amministratore delegato verso la pubblica opinione, come se il ruolo di dirigenza e comando in un’impresa fosse soltanto un ruolo rappresentativo, come se la delega potesse eliminare le responsabilità di cui un ruolo come quello di vertice è intriso. Forse se, come riferisce un avvocato delle difese, le indagini e quanto emerso nel processo per la strage del Ponte Morandi avessero influenzato il giudizio ad Avellino, la strategia potrebbe esser di cercare di infangare questo giudizio per cercare di favorire la “remissione dei peccati” per la strage del Ponte Morandi, ma ovviamente sono tutte ipotesi. L’unica riflessione pasquale che ci sentiamo di fare è che quando si accetta un ruolo di responsabilità come quelli di vertice certamente ci sono molti oneri, come gestire l’azienda cercando di farla funzionare economicamente, di coordinare e controllare il personale che opera alle proprie dipendenze, di soddisfare gli azionisti, ma tutto questo cercando di operare con il criterio del buon padre di famiglia, anche compiendo le azioni necessarie alla tutela della salute di tutti coloro che lavorano in azienda e  coloro che stanno utilizzando i “prodotti” aziendali. Questi oneri in cambio di denaro e potere. Siamo molto contenti che il comitato di redazione del Sole 24 ore abbia avuto la forza e la lucidità di emettere un comunicato, in cui evidenzi questa evidente stortura mediatica, in molti casi purtroppo i media risultano appiattiti e non è mai un bene per la democrazia"

Lo scorso 26 marzo Castellucci per la prima volta aveva rilasciato dichiarazioni spontanee durante il processo del Morandi: "Questa persona nel processo per il Ponte Morandi, come concesso dalle norme, ha reso dichiarazioni spontanee, che sono ovviamente molto diverse dal dovere rispondere ad un interrogatorio, questo non può essere dimenticato. Ancora una volta questa è la dimostrazione di potere di una persona che ha retto le sorti di una società importante come ASPI per molti anni, questo potere ha permesso che le sue dichiarazioni fossero scritte su un giornale importante a tutta pagina, chissà se la stessa possibilità potrebbe essere concessa ad un condannato ad altro titolo, meno blasonato. Perché per la legge, questo signore non è solo responsabile per l’operato della società nella vicenda della strage di Avellino, è anche colpevole. Grazie al CDR del Sole 24 Ore per il comunicato e grazie a tutti coloro che hanno occhi per vedere, orecchie per ascoltare e cuore per agire"

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