Liguria, disavanzo sanità, botta e risposta Pd-Gratarola: "Superata decenza", "Accuse fuorvianti e superficiali"
di Redazione
Sui conti del sistema sanitario ligure si accende l'ennesimo dissidio
Botta e risposta sul tema della sanità tra la Cgil e l'assessore Angelo Gratarola. "E' impensabile che a pagare i buchi prodotti dai vertici politici e sanitari della Liguria possano continuare ad essere i cittadini e gli operatori con i tagli a farmaci, diagnostica e strutture sanitarie. In questo modo in Liguria continuerà la fuga di pazienti e operatori dalla sanità pubblica con le conseguenze note che vanno dall'uso di cooperative mediche private ai pronto soccorso alla crescita esponenziale dei costi per le famiglie sui farmaci, per le cure nelle strutture private e per le migrazioni sanitarie in altre regioni. Non vorremmo che in questa regione si continui a superare la decenza arrivando al paradosso di contestualizzare i tagli alle cure e alle strutture sanitarie con i premi a chi ha responsabilità di vertice. Non si può dire certo per i risultati raggiunti". Lo denuncia in una nota la Cgil e Funzione Pubblica Cgil Liguria commentando i premi erogati ai dirigenti delle Asl e al Direttore di Alisa . "Ovviamente nessuno paga per questa sanità al collasso. Nessuno si dimette, se non per ragioni giudiziarie, e si continuano a tenere in piedi, foraggiare e premiare strutture pubbliche come Alisa che avrebbero avuto il compito di programmazione, coordinamento, indirizzo e governance delle aziende sanitarie e che è evidente, visti i risultati, che non è riuscita ad assolvere, ma si è rivelata solo un costo" aggiunge il sindacato. "Sul buco sanitario e sulla programmazione e riorganizzazione della sanità ligure non c'è mai stato un confronto vero, serio e continuativo con le organizzazioni sindacali - commentano da Cgil Liguria - i sindacati sono stati interpellati solo su singole emergenze specifiche di categoria. La Giunta, o quello che ne rimane, non pensi di continuare a produrre tagli orizzontali al sistema socio sanitario pubblico che pagano cittadini e operatori anziché agire su una riorganizzazione di merito che risponda ai problemi veri della sanità ligure".
Replica Gratarola: "Spiace constatare che non siano stati letti, o comunque non compresi, gli elementi essenziali del provvedimento: le azioni sanitarie programmate, vanno nella direzione di garantire maggiori servizi al cittadino, abbattendo i costi, con un efficientamento della spesa" . Così l'assessore alla Sanità in merito alle affermazioni del consigliere regionale Garibaldi e alla nota diffusa dalla Cgil sul documento tecnico predisposto da Alisa e denominato “Percorso di efficientamento del sistema sanitario regionale” in coerenza con la DGR 436/2024.
"L’esempio (citato) della farmaceutica è probabilmente quello più eclatante - aggiunge l'Assessore alla Sanità - Il consolidamento di azioni già messe in atto da Alisa negli anni precedenti su farmaci biosimilari e appropriatezza porterà nel 2024 ad un risparmio stimato di 27 milioni di euro. Promuovere l’utilizzo di farmaci di qualità, efficacia e sicurezza analoga rispetto ad altri più costosi è considerata nobile e virtuosa dal mondo scientifico e prevista da AIFA. Si tratta dunque di misure che non hanno ricadute negative per il cittadino, che Alisa sta portando avanti con risultati evidenti (per chi sa leggerli) da diversi anni e vanno nella direzione opposta rispetto a come sono stati interpretati nelle note diffuse oggi.
Altre azioni analoghe legate al nuovo dipartimento interaziendale e all’efficientamento del sistema sanitario sono quelle dell’appropriatezza in ambito oncologico e della medicina interna. Anche in questo caso, si tratta di azioni che non vanno a toccare servizi e diritti del cittadino, ma consentono di intervenire sui costi del sistema rendendolo più efficiente. Analogamente sui laboratori di analisi, si stima che un efficientamento di pochi punti percentuali, a fronte di una spesa complessiva molto elevata, senza ridurre i servizi per i cittadini, può garantire risparmi significativi".
"Spiace anche rilevare - conclude Angelo Gratarola - che il consigliere Garibaldi continui a parlare di Alisa come di un 'carrozzone da 400 milioni di euro', quando attraverso una risposta in consiglio regionale e diverse interlocuzioni in commissione, sia stato spiegato come gli oneri ‘cessanti’ di Alisa, ovvero quanto si risparmierebbe chiudendo l’azienda sanitaria, ammontano a circa 3 milioni di euro. L’importo di 400 milioni a cui fa riferimento l’esponente dell’assemblea regionale comprende invece fondi che transitano dall’azienda sanitaria, e vengono trasferiti ad altri enti (Ospedali, Soccorso Alpino, Liguria Digitale ecc.). La differenza è sostanziale e descriverla ripetutamente, nonostante i chiarimenti richiesti e ottenuti, in modo errato, appare un modo poco coerente con la volontà di capire e diffondere una analisi oggettiva dei fatti".
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