Liguria, più fondi per trasporto pubblico e treni. Scajola: “Genova modello per le città italiane”

di Carlotta Nicoletti

La Regione rivendica il sostegno ad AMT e sollecita RFI a ridurre i disagi dei cantieri ferroviari con misure concrete per i pendolari.

Oltre 600 autobus acquistati grazie a fondi regionali e un piano per potenziare la mobilità sostenibile: la Regione Liguria rivendica il proprio ruolo nel rilancio del trasporto pubblico a Genova, definito un modello per il resto d’Italia. Ma sul fronte ferroviario il dialogo con RFI resta teso: “Sì ai cantieri, ma servono soluzioni per limitare i disagi ai cittadini”.  

Investimenti regionali – Secondo la Regione, oltre due terzi della flotta AMT è stata rinnovata grazie a risorse regionali. “Abbiamo dato un contributo concreto al trasporto pubblico genovese. Il modello funziona, è comodo, di qualità e stiamo esportandolo anche in altre città”, ha affermato un rappresentante regionale.

Potenziamento – Tra le novità più recenti, l’introduzione di un nuovo treno metropolitano a Genova: “Un servizio d’eccellenza per i genovesi”, che rientra nella strategia per ridurre l’uso dell’auto privata. “Dobbiamo offrire mezzi efficienti per tutti, dal centro alle periferie”, ha aggiunto.  

Questione ferroviaria – Diversa la situazione sul fronte ferroviario, dove la Regione lamenta una gestione poco coordinata dei cantieri da parte di RFI. “Siamo a favore dei lavori, ma servono programmazione e alternative reali per chi subisce disagi”, ha sottolineato, citando la necessità di navette su gomma e rimborsi per gli utenti.  

Appello a RFI – “Ci aspettiamo di più da RFI. Il dialogo è aperto, ma vogliamo risposte concrete già nei prossimi incontri”, ha concluso, auspicando maggiore attenzione nella gestione degli interventi infrastrutturali.

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