Liguria, Protezione civile sperimenta sistema di preallarme per piccoli bacini
di Redazione
È il primo sistema in Italia, basato su complessi calcoli matematici, ed è pronto per la sperimentazione sul territorio
Un sistema innovativo di preallarme, unico in Italia, per il rischio idrogeologico sui piccoli bacini messo a punto dall'Agenzia regionale per la Protezione dell'ambiente ligure, è pronto per la sperimentazione sul territorio. Per questo l'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone ha inviato oggi una lettera ai sindaci dei Comuni liguri per invitarli a renderlo operativo attraverso la loro partecipazione attiva, facendone uno strumento a supporto dei Piani comunali così come del sistema di monitoraggio regionale in caso di eventi piovosi intensi. "Quello che i nostri esperti hanno realizzato - ha detto Giovanni Toti, presidente della Liguria e commissario straordinario del governo per la mitigazione del rischio idrogeologico in Liguria - è un sistema unico in Italia dedicato ai piccoli bacini per i quali gli strumenti classici di monitoraggio come gli idrometri non sono utilizzabili. Abbiamo investito tantissimo per rendere efficiente ed efficace questo sistema e siamo orgogliosi che oggi sia diventato un fiore all'occhiello a livello nazionale".
Arpal e Regione mettono a disposizione di tutti i Comuni un portale on line al quale, su base volontaria e a seguito di una specifica formazione, il personale potrà accedere: attraverso un algoritmo, il modello consente di controllare da remoto il livello dell'acqua dei rivi più piccoli. Arpal ha già mappato più di 200 torrenti e selezionato piccoli bacini. Per ognuno sono state raccolte e immesse nel portale le informazioni utili a tenere sotto controllo il livello dell'acqua in caso di pioggia. "Si tratta di un sistema basato su modelli sviluppati ad hoc - spiega Giampedrone - e tarati bacino per bacino, che possono dare un utile segnale di preallarme da affiancare al presidio territoriale. Il mio auspicio - conclude - è che i Comuni aderiscano a questa iniziativa anche in vista della prossima stagione autunnale, proseguendo il percorso di gestione congiunta e partecipata del rischio idrogeologico intrapresa in questi anni".
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