Liguria Rigenera Tour, l'assessore Scajola: "Così rilanciamo il territorio"
di Redazione
Da Ventimiglia a Sarzana, ecco i progetti in corso
"Sono tanti soldi (23 milioni) per 113 interventi, in parte già cominciati e alcuni che addirittura stanno per terminare: al momento sono aperti 113 cantieri mentre almeno altri 15 sono in fase di apertura nelle prossime settimane. Entro la fine dell'anno 2024 ne apriremo altri 30. E' una Liguria quindi in costante movimento. Sono cantieri di vario genere, alcuni anche di piccole dimensioni, per esempio quelli che coinvolgono piccole piazzette di paese: ma sappiamo quanto nell'entroterra anche il cambio di una piazza possa significare molto per una comunità". Così l'assessore Scajola ha introdotto il suo rigenera tour, un progetto che coinvolge 4 province, 26 comuni e 10 vallate. Un giro per tappe tra i cantieri presenti e futuri di rigenerazione urbana da Ventimiglia a Sarzana.
"Voglio sottolineare che 84 dei 113 interventi interessano l'entroterra, per cui c'è un occhio di attenzione per i cosiddetti comuni minori, a quei borghi storici che vanno valorizzati. Tante volte sentiamo dire che l'entroterra è importante ma necessita di aiuto: noi lo stiamo aiutando. Ovviamente tutti gli interventi hanno nel loro Dna la sicurezza del territorio, che è un territorio fragile: per questo non prevedono consumo di nuovo suolo, ma intervengono su cio' che già esiste. Riqualifichiamo piazze, edifici che avranno un utilizzo pubblico, passeggiate a mare. Recuperiamo dunque situazioni che magari erano ferme o bloccate anche da 30 anni. Grazie a questo lavoro potranno essere riqualificate."
"Quando ci siamo insediati come Giunta, abbiamo approvato come prima legge regionale il Piano Casa, uno strumento importante perche da economia al territorio: basta pensare che ogni anno con questo piano si attivano in Liguria tra i 50 e i 70 milioni di euro. Si tratta di opere di riqualificazione, messa in sicurezza e zero consumo di suolo; ma all'epoca scateno' molta polemica il fatto che noi nel 'Piano Casa' avevamo permesso degli interventi anche all'interno dei parchi. Ma io ho sempre detto che se esiste un edificio brutto nei parchi, perchè non lo possiamo riqualificare? Per questo abbiamo insistito nonostante ci fossero pressioni molto forti e aggressive da parte del mondo ambientalista e anche da alcuni uffici dei ministeri.
Con orgoglio dico che con il lancio della nostra rigenerazione urbana siamo diventati un po' i capofila in Italia in quest'ambito, non a caso la legge 23 del 2018 è in Parlamento nella Commissione al Senato come modello per la legge nazionale sulla rigenerazione urbana, che spero arrivi prima o poi.
Noi abbiamo quindi spinto tantissimo con questi e altri finanziamenti sull'intervento su quello che essite già. Sono i dati ISPRA 2022 a parlare: siamo la regione più virtuosa da questo punto di vista e allo stesso tempo abbiamo una crescita esponenziale delle imprese edili. Certamente potremmo lavorare anche sul resto del territorio, ragionare su quali siano le operazioni migliori per riqualificarlo; ma io punto sempre molto sulla messa in sicurezza".
Qual è la visione del territorio che lei propone per i prossimi anni? "Rammendo? Non è un termine che mi piace moltissimo, con tutto il rispetto per l'architetto Renzo Piano che lo ha utilizzato. Da un po ' l'idea del "tapullo" alla ligure, invece noi facciamo qualcosa di più ambizioso. Certamente mettiamo anche a posto alcune situazioni che abbiamo ereditato da un passato in cui le politiche urbanistiche erano superficiali. Noi vogliamo riqualificare, e quindi rilanciare il territorio, piuttosto che "mettere a posto". Noi vogliamo che la Liguria sia più bella, più appetibile, sia altamente concorrenziale da un punto di vista paesaggistico turistico e quindi anche economico e culturale. Senza contare la sicurezza, al centro di ogni intervento.
Per quanto riguarda la visione, è una visione dove la rigenerazione urbana va dal piccolo comune al grande intervento: un esempio è l'Hennebique di Genova. Se diventerà un hotel? Questo ancora non lo so, ma una cosa è certa: dopo anni ora l'Hennebique puo' avere un futuro, così come le dighe di Begato, o la Pigna di Sanremo. Quest'ultimo lo riqualificheremo perchè lo vogliamo rilanciare, vogliamo che il centro di Sanremo sia più vivo di quello di Barcellona. Noi abbiamo alzato l'asticella, oramai ci confrontiamo con le grandi città europee, come Barcellona e Nizza, che hanno dato più spazi ai giovani, più spazi verdi, luoghi d'aggregazione e anche più opportunità a chi crea lavoro, di poterlo creare".
Con l'opposizione mi fa piacere avere sempre un dialogo, non ho problemi a dialogare con chi non la pensa come me né a recepire suggerimenti o consigli che possano essere migliorativi. Infatti nella stessa legge 23 del 2018 mi è capitato di avere raccolto suggerimenti che arrivavano dall'opposizione, in alcuni casi molto utili. L'importante è che il dialogo sia finalizzato per costruire qualcosa, con rispetto reciproco e senza strumentalizzazione, anche quando vengono fatte dalla mia parte politica. Sono più un uomo del fare, sonon cresciuto così e continuero' così".
Aree che non tornano alla collettività? Non è vero, perchè questi 113 cantieri sono fatti in collaborazione con almeno 113 comuni. Noi diamo fondi ai Comuni, e la nostra legge 23/2018 poi prevede l'obbligatorietà che quel bene sia comunale, pubblico. Noi quindi riqualifichiamo zone che rimarranno pubbliche. Certamente abbiamo previsto nella legge 23/2018 la collaborazione fra ente pubblico e privato, perché in alcuni casi, sorpattutto per le grandi opere, serve la collaborazione con il privato, che puo' mettere idee, risorse,...Ma la rigenerazione urbana viene destinata al pubblico. E' una critica che non ha nessuna verità".
"Costruire in aree a rischio? Bisogna fare sì le cose bene, ma anche smettere di vivere nelle paure e invece avere il coraggio di fare. Noi abbiamo riqualificato zone molto a rischio e dove c'erano grosse incertezze, senza permettere alcun tipo di intervento. Ora, in zone che sono state riqualificate e messe in sicurezza, perchè non intervenire se c'è un buon progetto? Secondo me si deve pensare di intervenire, condivido il provvedimento del presidente Toti e ritengo che un territorio deve mettere a posto le cose e poi ragionare se fare qualcos'altro".
Andando nello specifico: il progetto palestra outdoor e pista ciclopedonale tirrenica di Ospedaletti: "E' un bel progetto, cominciato già nel 2000. Abbiamo intenzione di coprire con la pista ciclabile tutto il territorio ligure e non solo, infatti abbiamo iniziato un rapporto con il comune francese di Mentone: la nostra ambizione è quella di collegare con la pista ciclabile la città di Genova con quella di Mentone. Il comune di Ospedaletti ha portato avanti la riqualificazione di una parte della pista e allo stesso tempo voleva rendere vive le aree della ciclabile, proprio con una palestra a cielo aperto: ci sarà una zona sportiva di fitness all'aperto, per fare sport in tutte le stagioni".
A Savona la riqualificazione ha riguardato l'area del teatro Chiabrera: "E' stato fatto un grande lavoro, con un iter difficile che ha portato all'inaugurazione. Una piazza importante per un teatro prestigioso come il Chiabrera".
A Sanremo invece la riqualificazione della frazione di ColdiRodi: "Zona molto importante, perchè è una frazione molto grande, realtà importante che aveva un problema nella piazza centrale, che si trovava in condizioni difficili. Siamo nel pieno di un cantiere molto impattante ma importante: una volta che sarà ultimato, quel paese cambierà volto."
Si parla di tempistiche abbastanza rapide: "Perchè si tratta di progetti esecutivi, ovvero che piossiede tutti i livelli di approvazione: nel momento in cui riceve il contributo di Regione Liguria, il Comune, soggetto attuatore, ha a disposizone pochi mesi per aprire i cantieri: per questo sono lavori che prevedono tempi rapidi, dai 6 mesi a un anno al massimo."
Impatto dei progetti sulla cittadinanza? Ogni cambiamento inizia da un cantiere: se vogliamo qualcosa dobbiamom pensare che serve vedere delle ruspe e degli operai in azione. In auqlche caso si è verificato qualche disagio, ma le persone capiscono che un disagio provvisorio significa, nel vicino futuro, godere di un'area urbana riqualificata".
A Laigueglia è prevista la riqualificazione della passeggiata a mare: "Mèta turistica estiva, una riqualificazione che si è suddivisa in due lotti per evitare troppi disagi: manca solo una piccola parte dove verranno messe delle bellissime piastrelle. Durante il periodo estivo, Laigueglia triplica il numero di abitanti".
A Varese Ligure la riqualificazione di Piazza Vittorio Emanuele e del Borgo Rotondo: "Sarà la prossima tappa insieme ad altri comuni dellon spezzino, comprese le Cinque Terre. Chiuderemo a Sarzana, che credo sia il comune ad aver "subìto" il maggior numero di interventi. Riqualifichiamo addirittura una scuola che stava per crollare, e la rifaremo da zero. Sarzana cambierà davvero volto".
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