Liguria, Rixi: "Il porto è di tutti gli italiani, non di una parte politica"
di Redazione
Rixi: "La nomina del presidente sarà votata in Parlamento, non decisa da singoli. La Liguria necessita di soluzioni concrete per affrontare le sfide infrastrutturali."
Entro gennaio sarà nominato il nuovo presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, a capo dei porti di Genova e Savona, dopo le dimissioni del commissario straordinario Paolo Piacenza coinvolto in un'indagine per abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sulla corruzione in Liguria. Saranno nominati i presidenti di altre autorità portuali italiane commissariate o in attesa di rinnovo come Bari, Brindisi, Trieste, Palermo e La Spezia. Lo annuncia il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi a margine della conferenza stampa di presentazione del prossimo Salone nautico internazionale di Genova ribadendo che "il nuovo presidente dello scalo genovese si occuperà materialmente del nuovo piano regolatore portuale". Le nomine arriveranno tra dicembre e gennaio, sono già aperti i bandi che dovrebbero chiudere al momento entro fine settembre poi ci sarà il passaggio nelle commissioni di Camera e Senato, che a dicembre saranno impegnate sul bilancio, quindi le votazioni avverranno probabilmente a inizio gennaio. "Abbiamo diverse situazioni delicate da affrontare è chiaro che prima ci sarà il nuovo presidente del porto di Genova e meglio sarà, - commenta Rixi - ma prima ci sarà una visione comune del territorio rispetto alle attività portuali e meglio sarà, perché non vorrei che il dibattito politico lo pagassero sulla pelle i lavoratori". "La scelta sarà votata dalle commissioni parlamentari perché ciò prevede la legge e sarà chiesto il parere al nuovo presidente della Regione Liguria", spiega. "Dopo quello che è successo nessuno può imputare la carica di Signorini al centrodestra visto che è stato scelto per tre volte da ministri di centrosinistra, - dichiara Rixi in merito all'ex presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini arrestato nell'ambito dell'inchiesta per corruzione in Liguria - ci dobbiamo dire le cose come stanno, poi gli errori li fa chiunque e non per questo ci deve essere dolo negli errori che si fanno, però che mi si venga a dire che abbiamo governato in maniera autoritaria una situazione quando le scelte sono state condivise con tutto lo specchio politico nazionale, perché Genova è il primo porto del Paese e non proprietà di nessuno, se non del Paese".
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