Liste d'attesa in sanità, per 4 italiani su 10 si aspetta oltre un mese
di Eva Perasso
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Prima causa di rinuncia alle cure. Un quarto delle spese mediche a carico degli italiani
Anno 2018, Italia. Prenotare una visita medica specialistica o un esame vuol ancora dire attendere molto: per 4 italiani su 10 significa avere un appuntamento che supera i 100 giorni. Accade a 20 milioni di persone ogni mese: per loro ci sono una o più esperienze di lista d'attesa di oltre 30 giorni, come raccontano i numeri del rapporto European House-Ambrosetti presentati a Roma nel corso di un incontro di UniSalute, gestore di fondi sanitari integrativi di categoria. Tra chi deve attendere oltre un mese per una prestazione del Servizio Sanitario Nazionale, vi è un 48,5 per cento che è poi andato al Pronto Soccorso; le criticità riguardano in particolar modo le visite specialistiche e gli accertamenti diagnostici (qui si superano i 120 giorni).
Si attende, e si spende: un quarto delle spese totali per la salute rimane infatti a carico del paziente. Se la spesa sanitaria privata in Italia è pari a 39,7 miliardi di euro, il 91 per cento (ovvero 36 miliardi) è sostenuta direttamente dalle tasche dei cittadini. E' il cosiddetto "out of pocket", che spesso porta le famiglie alla rinuncia alle cure. Il rimanente 9 per cento invece corrisponde a una spesa medica intermediata da assicurazioni e fondi sanitari privati.
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