Genova, Make-A-Wish e SuperMario realizzano il sogno del piccolo Marco
di Marco Innocenti
Il bimbo combatte da 4 anni con una grave malattia rara. Il padre: "Nei suoi occhi la stessa gioia di quando ha superato l'ultima operazione"
“Oggi vedo negli occhi di mio figlio la stessa luce e la stessa gioia che aveva il giorno che è uscito dalla sala operatoria, dopo il trapianto del rene”. Una luce, quella descritta dal papà Giuseppe, che stamani brillava negli occhi del piccolo Marco, 6 anni, 4 dei quali trascorsi a combattere contro una grave malattia rara. Il suo sogno era di poter fare un giro sulla ruota panoramica in compagnia dei suoi idoli, i personaggi del videogioco Super Mario. E oggi questo sogno si è realizzato, regalandogli una mattinata che resterà per sempre nei suoi ricordi, cancellando magari per un attimo le sofferenze e le difficoltà di anni di battaglie. Ma questo piccolo guerriero, al suo fianco, oltre al papà e la mamma, aveva anche Salvatore, il fratellino, che oltre a donargli il midollo osseo per una delle tante operazioni fin qui sostenute, ha anche preso carta e penna e ha scritto a Make-A-Wish, l'associazione onlus nata a Genova e che qui ha il suo quartier generale ma che, in 15 anni di attività, ha realizzato i sogni di circa 2500 piccoli pazienti in tutti i principali ospedali d'Italia.
“Oggi realizziamo il sogno di un piccolo sognatore speciale - ci racconta Sune Frontani, co-fondatrice e presidente di Make-A-Wish Italia onlus – I nostri volontari e il nostro team ha preparato una giornata meravigliosa per Marco perché vogliamo fargli dimenticare quello che ha passato, caricandolo di energia per affrontare ancora meglio la lotta contro la malattia”.
Al suo arrivo al Porto Antico, il piccolo Marco ha trovato ad attenderlo i propri idoli, Super Mario, Luigi e Yoshi, ma anche le sfide per salvare la principessa Pitch dalle grinfie del malvagio Bouser. Accompagnato in ogni sfida dal fratello Salvatore, Marco ha corso, riso, giocato come ogni altro bambino deve poter fare. Arrivando alla fine a coronare il suo sogno e salvare la principessa.
“Oggi è una giornata speciale – dice ancora papà Giuseppe – ed è il culmine di una vicenda che è stata incredibile ma che per fortuna ha avuto questo esito. Colgo anche l'occasione per dire grazie a tutti i medici e il personale dell'ospedale Gaslini che lo hanno avuto in cura in questi 4 anni, ed anche la Regione Liguria che si è dimostrata una regione all'avanguardia anche come accoglienza. Questa giornata sono convinto che gli darà ancora più forza: la carica c'è tutta perché ha già superato sfide molto difficili. Da papà oggi ho visto la grande felicità negli occhi di mio figlio la stessa luce e lo stesso sorriso che aveva quando è uscito dalla sala operatoria dopo il trapianto del rene, perché lui sapeva tutto e capiva tutto quello che gli stava accadendo”.
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