Mascherina covid, ministro Speranza: "Utilizzarla di fronte a situazioni di rischio"
di Giorgia Fabiocchi
C'è il "sì" per il settore dei trasporti, della sanità e degli eventi al chiso, mentre sul lavoro si deve fare riferimento ai protocolli
Il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto a Sky Tg24, ha ribadito la posizione del Governo rispetto all'uso della mascherina: "Usiamola in tutte le occasioni in cui ci sia un rischio di contagio". In alcuni casi, ha spiegato Speranza, "c'è un obbligo di legge della mia ordinanza perché i rischi sono molto più significativi", come per esempio quello ristretto ai trasporti, al mondo della sanità e a tutti i luoghi al chiuso dove si svolgono eventi di sport e spettacolo "dove le presenze sono in forte crescita". Per i luoghi di lavoro, precisa Speranza, "non c'è un obbligo normato ma le organizzazioni di rappresentanza hanno scelto di mantenere i Protocolli vigenti che indicano l'uso della mascherina come corretto".
Roberto Speranza ha poi spiegato che "dopo due anni di pandemia abbiamo fatto una scelta di ridurre l'ambito degli obblighi, ristretti a tre fattispecie, ma di aumentare l'invito alla responsabilità delle persone. Stiamo entrando in una fase diversa e il tema essenziale è la responsabilità di ciascuno di noi che vige al di là degli obblighi, e la mascherina, è sempre uno strumento importante nella lotta contro il Covid. Anche nei momenti all'aperto dove ci sono condizioni reali di rischio di contagio e ha senso usare la mascherina".
Sottolineando che l'ordinanza "è figlia di un voto del Parlamento", Speranza ha poi spiegato che, al di fuori dell'obbligo di mascherina nei tre ambiti "fondamentali", mezzi di trasporto, sanità e luoghi al chiuso con eventi sportivi o spettacoli, "in tutti gli altri ambiti c'è una raccomandazione, e significa che le persone devono far conto sulla propria responsabilità, non avere un obbligo non significa non dover comunque usare la mascherina nelle condizioni in cui dovesse essere necessaria".
Quindi per il ministro Speranza nei luoghi di lavoro è un'indicazione di massima attenzione e raccomandazione, per cui le parti sociali hanno scelto di conservare i protocolli vigenti oggi, sottoscritti da queste realtà, protocolli che considerano la mascherina come indicata e quindi "non c'è un obbligo normato, ma ci sono dei protocolli condivisi e sottoscritti dalle organizzazioni di rappresentanza del mondo del lavoro che indicano l'uso della mascherina come corretto", ha concluso il ministro della Salute.
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