Due migranti travolti e uccisi in A10: erano arrivati a piedi all'area di servizio di Bordighera
di Marco Innocenti
Una delle vittime, un indiano di 36 anni, era già stato identificato dalla polizia. La sua identità è stata accertata grazie alle impronte digitali
E' un indiano di 36 anni una delle due vittime dell'investimento sull'autostrada A10 Genova-Ventimiglia, avvenuto poco prima delle 7 del mattino di ieri, davanti all'area di servizio di Bordighera, in direzione del confine con la Francia. Nel'incidente, un furgone ha travolto e ucciso due migranti che stavano cercando di attraversare, mentre un terzo è rimasto gravemente ferito.
L'indiano, in particolare, risultava essere già stato identificato in Italia e gli agenti della scientifica ne hanno potuto accertare l'identità attraverso le impronte digitali. Per la seconda vittima, invece, irriconoscibile in volto e senza documenti, sarà necessario l'intervento dell'Interpol. Al superstite, che ha riportato molti traumi fra cui un ematoma cranico, non è stato ancora possibile prendere le impronte digitali.
Gli agenti della polizia stradale di Imperia, intanto, hanno esaminato le immagini delle telecamere della videosorveglianza dell'area di servizio e dell'autostrada, dalle quali risulta che i migranti sono arrivati sull'A10 a piedi, passando attraverso una collinetta poco distante. Con ogni probabilità il loro intento era quello di provare a salire su un camion diretto verso il confine francese.
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