Milano, foglio di via per "istigazione a odio e violenza" a manifestante genovese, leader di un sodalizio pro Palestina
di steris
Tutto nasce da una frase di approvazione verso le violenze a danno di tifosi israeliani attuate la settimana scorsa ad Amsterdam
Mohammad Hannoun, presidente dell'Associazione Palestinesi d'Italia e residente a Genova, ha dichiarato oggi di aver ricevuto ieri una notifica di foglio di via da parte della Questura di Milano. Il provvedimento è stato emesso "per istigazione all'odio e alla violenza", riferendosi ad alcune dichiarazioni fatte durante il corteo di sabato scorso, a Milano. In quell'occasione, ha raccontato Hannoun all'Ansa, "mi sono complimentato con i giovani di Amsterdam".
Nel corteo di sabato scorso, il 57esimo a Milano dal 7 ottobre 2023, "ho detto - afferma Hannoun, che vive a Genova - che hanno fatto bene a picchiare i tifosi israeliani perché urlavano morte agli arabi e ai musulmani inneggiando all'esercito criminale israeliano e ai crimini contro i gazawi, hanno anche picchiato cittadini arabi di Amsterdam e strappato bandiere palestinesi da case private, se la sono cercata".
Hannoun, che ha fondato nel 1994 l'Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese, è stato inserito a ottobre nella blacklist del Dipartimento del Tesoro statunitense con l'accusa di essere un finanziatore del terrorismo, in particolare di Hamas, e di promuovere manifestazioni contro Israele. La notifica del foglio di via da Milano gli impedisce di recarsi nel capoluogo lombardo, una restrizione che, secondo quanto riferito dall'architetto palestinese, gli è stata comunicata anche dai suoi avvocati. Hannoun ha annunciato che presenterà ricorso al Tar entro dieci giorni.
"Ieri l'ispettore che mi ha consegnato il provvedimento mi ha confermato che non posso più recarmi a Milano", ha spiegato, ribadendo di non aver mai incitato alla violenza, ma di essersi limitato a esprimere un'opinione sulle violenze contro i tifosi israeliani avvenute ad Amsterdam.
Oltre a questo provvedimento, Hannoun si trova a fronteggiare anche la chiusura dei suoi conti bancari. Come da lui riferito, le banche stanno procedendo con la chiusura dei suoi conti a causa delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti. "Le banche sono sotto gli ordini degli americani e, sapendo che sono nella 'blacklist', fanno marcia indietro", ha commentato, lamentando il fatto che anche la sua banca voglia chiudere il suo conto personale.
Il presidente dell'Associazione Palestinesi d'Italia ha ribadito di essere contrario a ogni forma di violenza, specificando di non aver mai invitato a compiere atti simili a quelli avvenuti ad Amsterdam. "Sono una persona perbene e siamo contro la violenza da qualsiasi parte provenga", ha concluso Hannoun.
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