Moody, tensione all'incontro coi lavoratori ma chiuso l'accordo con Volpi
di Fabio Canessa
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Intesa tra Hi Food e sindacati, ma tre dipendenti si rifiutano di firmare. Toti e Bucci: "Ottima notizia"
Incontro di fuoco sul futuro dei 34 lavoratori di Moody e della Pasticceria Svizzera rimasti disoccupati dopo il crack Fogliani. Alla fine esce ‘biancastra’ la fumata dalla sede di Confesercenti dove c’erano i sindacati e i rappresentanti della Hi Food, l’azienda genovese che dovrà rilevare i due locali. Tre lavoratori non hanno voluto firmare l’accordo, che però resta valido per tutti gli altri. Una donna, saputo che la trattativa rischiava di andare a monte, ha accusato un malore.
“La fumata bianca speriamo che arrivi stanotte quando tutti avranno firmato il verbale. Auspichiamo che tutto vada a buon fine. È ancora lunga, ma siamo positivi, ottimisti”, aveva riferito al termine dell’incontro Cristina D’Ambrosio, segretaria Uiltucs Liguria. “Credo ci debba essere la massima trasparenza, è giusto e doveroso che due singoli lavoratori facciano singoli approfondimenti. Ma la procedura deve chiudersi”, aggiunge Maurizio Fiore della Filcams Cgil. “I lavoratori sono giustamente preoccupati e giustamente hanno chiesto a noi”, chiarisce Fabio Pellicani della segreteria Fisascat Cisl.
Per il resto l’accordo è ormai definito. "L'azienda Hi Food, fortemente interessata al rilevamento dello storico bar del centro cittadino, ha accolto le richieste che avevamo messo sul tavolo negli incontri precedenti. Tutti e 34 lavoratori (27 Moody e 7 Pasticceria Svizzera) passeranno dal 10 giugno alle dipendenze di Hi Food mantenendo tutto il loro bagaglio di diritti pregressi e di professionalità, quindi anche anzianità convenzionale, livello, retribuzione e contratto nazionale di settore. Siamo soddisfatti", spiega Fiore.
La Hi Food "ha espresso la volontà di riaprire il Moody nei tempi più brevi possibili a seguito di una ristrutturazione dei locali, così che i lavoratori possano al più presto riprendere la loro attività lavorativa".
Durante la trattativa è stato superato l'ostacolo del pagamento degli stipendi arretrati dei dipendenti, situazione che aveva fatto slittare ad oggi il vertice per l'acquisto del locale. Gli stipendi di aprile e maggio saranno pagati dalla famiglia Fogliani. Il fallimento Moody era stato legato al fallimento di Qui! Group della famiglia Fogliani. Il gruppo Hi Food è nato recentemente ed è partecipato dal gruppo padovano Kofler e dalla società Event Beach di Recco che si ricollega all'imprenditore Gabriele Volpi. Dopo settimane di trattative Hi Food ha trovato l'accordo con la società Azzurra 95 srl dei coniugi Gregorio Fogliani e Luciana Calabria ai quali i curatori del fallimento avevano restituito l'azienda.
Bucci e Toti danno per scontato l'esito della trattativa: "Riapre, dopo alcuni mesi, lo storico locale Moody’s di via XII ottobre, chiuso dopo il crack di Qui! Group. “Un’ottima notizia per i 34 dipendenti - commentano - che rientreranno in servizio. Regione Liguria e Comune di Genova avevano seguito fin dai primi istanti la vicenda, attivando immediatamente il tavolo che si era occupato dei lavoratori che avevano perso il posto in seguito al fallimento di alcune società della holding Qui! Group. Siamo lieti che sia conclusa positivamente una trattativa che abbiamo seguito da vicino con grande attenzione. Questa riapertura, inoltre, riqualifica con una presenza di livello una delle zone più importanti e rinomate della città, che speriamo possa tornare al più presto allo splendore che merita”.
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