Nicola Lener in esclusiva a Telenord: "Italia-Emirati Arabi Uniti amici da sempre"
di Edoardo Cozza
L'ambasciatore, intervistato dal nostro inviato Fabio Pasquarelli ad Abu Dhabi, parla dei rapporti tra le due realtà e degli sviluppi green e logistici
Nicola Lener, ambasciatore italiano ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, intervistato in esclusiva da Telenord proprio nella città emiratina dall'inviato Fabio Pasquarelli per il format Transport, parla dei legami tra i due Paesi, di come sia cambiata la visione economica emiratina nel corso dei decenni, di come il governo locale punti forte su delle facilitazioni doganali e fiscali che permettono lo sviluppo dei settori della portualità e della logistica, ma anche di come - a dispetto di una regione sempre in prima linea su petrolio e idrocarburi - l'attenzione sia alta anche nel comparto della transizione ecologica.
"Da 50 anni Italia ed Emirati Arabi Uniti hanno un rapporto consolidato: l'Italia, anche con le sue aziende, ha partecipato al percorso di sviluppo della filiera dell'energia e delle infrastrutture e ancor oggi siamo uno dei principali partner del Paese, siamo il secondo fornitore Ue dello stato emiratino: è una relazione di lunga durata e importante anche dal punto di vista quantitativo. Ma oggi - spiega l'ambasciatore - le regole d'ingaggio sono differenti: col corso degli anni è diventato molto competitivo, vi sono le realtà economiche di tante nazioni. È importante avere un approccio strutturato, servono risorse e tempo, ma soprattutto relazioni personali: non prevalgono sull'offerta competitiva, ma devono affiancarla perché si può creare una relazione duratura che può fruttare moltissimo: questo è un suggerimento che diamo spesso a chi si prefigge l'obiettivo di investire qui".
Com'è stata vissuta la pandemia negli EAU? "Il Paese non si è praticamente mai fermato, se non per una breve fase di lockdown nella primavera del 2020, ma il comparto economico e delle industrie non si è mai bloccato. Dall'estate del 2020, con una campagna vaccinale molto anticipata, la ripartenza è stata rapida, anche grazie a una campagna di controlli molto accurata che ha permesso di smorzare subito eventuali focolai"
Passando ai temi della logistica e della portualità, gli Emirati Arabi Uniti hanno puntato molto su facilitazioni doganali e fiscali che ne hanno favorito lo sviluppo: "Questo è un Paese che si basa sulla connettività, tema intorno al quale viene declinato l'Expo in corso a Dubai. La connettività si basa su una portualità locale, ma anche con proiezioni verso l'Africa e l'Asia meridionale. Poi c'è tanto sviluppo aeroportuale: in 3 ore da Dubai si raggiunge un terzo della popolazione del pianeta e in 8 ore i due terzi. Dubai e Abu Dhabi sono i due porti principali: negli ultimi anni c'è stata una grande espansione favorita anche dalle zone franche di grandi territori di retroporti, funzionali alle attività off shore spinti dalle cosiddette free zone o zone franche. Chi si colloca in queste zone non deve avere partner locale e gode di una serie di servizi che sono modulati in base alle zone. Questa è una delle carte su cui il governo continua a puntare: tra 50 anni questo Paese sarà sempre meno basato sull'economia degli idrocarburi, ma si fionderà sempre più sulla connettività che porta anche a uno sviluppo di talenti e competenze"
C'è il grande tema del green: "Sulla transizione ecologica c'è grande pragmatismo, una delle cifre della leadership di questo Paese. Pur consapevoli che gas e petrolio saranno ancora necessari, si inizia a puntare sullo sviluppo delle energie rinnovabili, c'è la sede di Irena, l'agenzia internazionale per le energie rinnovabili, diretta dal dottor La Camera, funzionario italiano; sono stati fatti ingenti investimenti per parchi solari, convinta strategia di abbracciare la frontiera dell'idrogeno da parte di asset nazionali. Questa transizione va governata: i leader locali hanno posto l'accento sulla necessità di investire anche sulla sostenibilità di petrolio e gas, ma anche sul fronte delle energie rinnovabili"
Infine un accenno geopolitico: "Arabia Saudita è un partner importante, insieme all'Egitto: tra questi Paesi c'è un allineamento strategico, ma anche una crescente competizione che non può far altro che bene".
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