Nonostante i tagli della Regione, le PA garantiscono ambulanze sicure e sanificate
di Andrea Carozzi
Sarà garantita la sanificazione dei mezzi ma spariscono le ambulanze dedicate al covid-19
Con un comunicato diramato ieri il 118 di Genova ha informato le Pubbliche Assistenze che, visto l’andamento della pandemia, da domani, lunedì 18 maggio, saranno sospesi i trasporti dedicati ai covid o sospetti tali. È stato, infatti, cancellato il contributo di 95 euro giornaliero, più 31 euro a chiamata, che era stato riconosciuto affinché le PA dedicassero ai soccorsi per covid dei mezzi e si dotassero di tutti gli accorgimenti necessari per evitare contagi ai militi. Non solo, la misura si era rivelata utile soprattutto al fine di preservare i malati non covid che necessitano del trasporto in ambulanza, dal possibile contatto con il virus, che potrebbe derivare dall’utilizzo di un mezzo che ha trasportato un contagiato.
“Con il taglio di questi contribuiti mi sembra di capire che la Regione dichiari finita l’emergenza covid-19, anche se non è affatto così” - ha commentato il Presidente della Croce Verde di Busalla Giuseppe Coniglio. “Noi, come altre pubbliche assistenze, avevamo un mezzo dedicato al trasporto di covid positivi o di casi sospetti di infezione, con questo taglio questo servizio non potrà più essere garantito alla popolazione” - ha sottolineato sempre il presidente della Croce Verde di Busalla.
“A partire dalla mezzanotte di oggi ad occuparsi dell’emergenza covid saranno i mezzi utilizzati per i normali interventi, però tengo a rassicurare i cittadini che noi continueremo con le nostre forze a sanificare i mezzi di trasporto dopo ogni intervento ed a dotare i nostri militi di tutti i dispositivi di protezione individuali necessari a contrastare la diffusione del coronavirus” ha dichiarato sempre Coniglio.
Quello che preoccupa maggiormente il presidente della Croce Verde di Busalla è comunque il contraccolpo che questa decisione avrà su altre PA: “ noi, come Croce Verde di Busalla, possiamo contare su dei fondi economici in grado di coprire i costi da sostenere per la sanificazione autonoma dei mezzi e per dotare i nostri militi dei DPI necessari per operare in sicurezza, trattando ogni paziente come un potenziale covid positivo, ma non credo che le associazioni più piccole possano fare la stessa cosa e questo è un problema”.
È bene sottolineare che in piena emergenza covid-19 alla fine di ogni trasporto le ambulanze venivano sanificate presso l’Ospedale San Martino, dal 18 maggio questa operazione dovrà essere effettuata dalle singole PA e non tutte avranno la possibilità di farlo: “con questo sistema non so come sarà possibile per le PA che non hanno i fondi per sanificare i propri mezzi per l’emergenza covid-19 decidere se prendere o meno in carico un degente” ha concluso Congilio.
Sulla questione si è espresso anche Lorenzo Risso Presidente Regionale di ANPAS: “Quello che dobbiamo fare in questo momento è tranquillizzare i liguri e i genovesi sul fatto che nonostante la cancellazione dei contributi il servizio delle pubbliche assistenze sarà il medesimo e tratteremo ogni intervento come presunto covid”.
“Non dobbiamo creare allarmismi - ha sottolineato Risso - da quando si è diffusa questa notizia i nostri centralini sono stati presi d’assalto dai cittadini e associazioni che ci chiedevano perché avessimo sospeso il servizio. Tengo a precisare che il servizio rimane e che la sanificazione dei mezzi continuerà anche senza i 93 euro + 31.”
“Noi non trasporteremo mai in maniera promiscua pazienti covid positivi e pazienti con altre patologie sugli stessi mezzi. All’inizio dell’emergenza abbiamo dedicato delle ambulanze al trasporto esclusivo di persone colpite dal coronavirus perché la situazione lo richiedeva”. “Questi mezzi erano resi maggiormente sanificabili perché erano stati alleggeriti da determinate apparecchiature e trasportavano solo pazienti covid o presunti tali. Oggi lo scenario cambia perché si sono abbassati i casi di coronavirus - ha specificato Risso - e non è più necessario avere uno stock di ambulanze dedicate all’emergenza, ma questo non vuol dire che ci saranno dei trasporti promiscui ma che dopo che si sarà trasportato un paziente covid positivo i mezzi utilizzati verranno sanificati proprio come è avvenuto fino ad ora”.
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