Parco di Portofino: in Regione Liguria botta e risposta tra Pd e giunta

di Stefano Rissetto

1 min, 56 sec

Collina delle Grazie e Pineta di Montallegro, due zone controverse nella visione di maggioranza e opposizione

Parco di Portofino: in Regione Liguria botta e risposta tra Pd e giunta

Botta e risposta in consiglio regionale a proposito del Parco di Portofino. Il capogruppo Pd Luca Garibaldi e il vicepresidente della Giunta Alessandro Piana, assessore con delega ai Parchi, hanno esposto due visioni contrapposte del problema del futuro dell'area protetta. “La Regione cerca di dribblare le osservazioni del Ministero e per provare a superarle - argomenta Garibaldi - dice che ci sono alcune zone, come la Collina delle Grazie a Chiavari e la Pineta di Montallegro a Rapallo, che hanno alto valore ambientale e dovrebbero far parte del Parco Nazionale, ma non staranno nei confini, ma saranno gestite, forse, dal futuro Parco. Una posizione ipocrita che dimostra la debolezza della proposta della Regione sul parco a tre, che non regge di fronte alla legge e alle osservazioni di Ispra”.
 

“Se ci sono zone di pregio che devono essere protette - conclude Garibaldi -  perché non inserirle direttamente nel Parco Nazionale, piuttosto che gestirle indirettamente, dopo, con gli stessi vincoli? La Regione per giustificare e legittimare la propria scelta cerca di far rientrare dalla finestra quello che invece dovrebbe entrare dalla porta ed essere pienamente parte dei confini del Parco Nazionale”.
 

Pronta la replica di Piana: “Proseguono le ripetute interrogazioni dell’opposizione sul Parco di Portofino, che tenta di alzare continuamente posta e toni. Non solo: arrivando questa volta a contestare anche una omogenea gestione della rete ecologica di area vasta come Rio Tuia-Montallegro e Pineta- Lecceta di Chiavari, peraltro già attualmente gestite dall’Ente Parco regionale di Portofino. Lasciamo al Parco il suo ruolo di valorizzazione ambientale senza trasformarlo in un campo di battaglia politico. Non possiamo accettarlo nell’esclusivo interesse del Parco stesso. Per correttezza amministrativa, l’assessorato ai Parchi non può utilizzare soluzioni alternative alla legge, così come formule antitetiche alle osservazioni di Ispra. E questa insistenza su Ispra appare fantomatica, in quanto organo tecnico-scientifico di consulenza del ministero dell’Ambiente che non ha ancora rilasciato pareri alla Regione Liguria sulle nostre proposte".
 

"È inutile rispondere alle interrogazioni in aula se poi gli stessi concetti vengono ribaditi identici subito dopo a mezzo stampa. In più, la proposta su cui si continua a disquisire, è stata formalizzata il 17 maggio, approfondita in lungo e in largo, ma, si sa, quando si è sordi all’evidenza, si sentono suoni e rumori - conclude Piana - che non esistono”.