Parco di Portofino, tar boccia il mini parco di Toti: si torna a 11 comuni
di Carlotta Nicoletti
Ripristinato il perimetro del 2017 deciso da Ispra. Garibaldi (Pd): "Ennesimo fallimento della giunta Toti". Sansa: "Punita forzatura". Ghio: "Il governo corregga"
Il tar ha bocciato il mini-parco di Portofino che voleva l’amministrazione del governatore della Liguria, Giovanni Toti. L’idea di ridurre a mille ettari il Parco nazionale di Portofino, non era stata accolta bene dagli ambientalisti e il Tar della Liguria ha deciso di ripristinare il perimetro provvisorio che nel 2017 aveva deciso l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) del ministero dell’Ambiente, di oltre 5300 ettari e comprendente undici Comuni.
La battaglia andava avanti dal 2021. Le opposizioni erano contrarie all’idea di un parco ridimensionato e infatti criticavano la scelta della Regione sostenendo che aveva carattere solamente politico.
Il decreto ministeriale di ridimensionamento del Parco era stato emanato nell'ottobre 2023, a modifica del decreto costitutivo del Parco Nazionale di Portofino nato a 11 comuni nel 2021. L'allora ministro Cingolani aveva dato vita al Parco Nazionale di Portofino - a seguito di un ricorso alla magistratura degli ambientalisti che ne sollecitavano la promulgazione dopo l'approvazione in Parlamento - seguendo le indicazioni di Ispra che aveva tracciato i perimetri comprendendo non solo i tre comuni del parco regionale (Camogli, Portofino, Santa Margherita Ligure) ma anche quelli limitrofi Recco, Avegno, Tribogna, Cicagna, Rapallo, Coreglia Ligure, Zoagli e Chiavari. Su intervento di Regione Liguria e su alcuni comuni contrari, nel 2023 l'attuale ministro Pichetto Fratin aveva riperimetrato il parco facendolo combaciare sul territorio attuale. "Si auspica una pronta e tempestiva redazione della perimetrazione definitiva - scrive in una nota il professor Granara -, affinché, dopo oltre 7 anni dalla sua previsione a livello legislativo, il Parco Nazionale di Portofino possa concretamente essere istituito".
LA SENTENZA - Sono cinque i motivi di ricorso presentati da due associazioni ambientaliste e accolti dal Tar della Liguria che hanno portato all'annullamento del decreto ministeriale che stabiliva il Parco Nazionale di Portofino sugli attuali confini dei tre comuni - Santa Margherita Ligure, Portofino e Camogli - anziché gli 11 originali stabiliti dall'allora ministro Cingolani su indicazioni di Ispra. Tra le motivazioni della sentenza si legge che non vi era alcun motivo di annullare i precedenti decreti: "pur di assecondare le richieste al ribasso di Regione Liguria in punto di perimetrazione del parco, (il ministero) avrebbe annullato in autotutela i due precedenti decreti i quali non presentavano alcun vizio di invalidità originaria o sopravvenuta: in sostanza, non sarebbe indicato l'interesse pubblico che giustificherebbe una nuova perimetrazione provvisoria del Parco, quando già ne era stata legittimamente adottata una, e non vi era alcuno valido motivo per modificarla". I giudici del tribunale amministrativo hanno anche tenuto presente come i pareri di Ispra, che avevano dato vita al Parco a 11 comuni, non sono stati rispettati: "nel decreto (annullato del 2023) non compare alcun riferimento all'istruttoria e alle conclusioni alle quali è prevenuto Ispra, ma solo alle proposte formulate dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, organo politico-amministrativo sprovvisto di qualsivoglia competenza di natura tecnico - scientifica".
LE REAZIONI DELL'OPPOSIZIONE - "Toti e Piana falliscono assieme un'altra volta. Il Tar smentisce per l'ennesima volta la Regione, il ministero e la Lega. Sul parco di Portofino da ormai sei anni si gioca una partita insostenibile e indecente sulla spalle del territorio. Siamo di fronte all'ennesima forzatura andata male". Lo scrive in una nota così Luca Garibaldi capogruppo Pd Regione Liguria commentando la sentenza del Tar sul Parco di Portofino. "La scelta di Toti di procedere con un parco a tre Comuni, forzando tutte le regole e tenendo fuori dal nuovo Parco nazionale gli altri Comuni che ne volevano far parte è fallita. I territori per Toti sono sempre stati merce di scambio per garantirsi il futuro in Regione, lo ha fatto con i confini del Parco per ingraziarsi la Lega e lo ha fatto con il rigassificatore a Vado-Savona per ottenere il terzo mandato da Meloni. Sulle altre modalità di gestione del territorio basta leggere le cronache dei giornali in questi giorni - prosegue -. Oggi, però, un altro tassello del sistema predatorio di gestione privatistica della Regione viene meno e ora bisognerebbe avere la decenza di ampliare il Parco nazionale di Portofino nelle modalità previste originariamente, con i comuni che volevano farne parte, invece di continuare a bloccare lo sviluppo sostenibile del territorio perché la Lega è contro i parchi e perché Toti si è svenduto alla Lega". Per i portavoce del M5s "il Tar ha bocciato la Regione e con essa il Ministero dell'Ambiente: il Parco nazionale di Portofino formato francobollo non s'ha da fare. S'ha da fare invece quello con la perimetrazione a 11 Comuni, già varata dall'Ispra nel 2021. Scongiurata dunque la distribuzione della Liguria agli amici, siano essi cacciatori o speculatori con interessi legati al cemento".
"La decisione del Tar che ha bocciato il 'parco francobollo' voluto da Toti che prevedeva solo mille ettari e tre Comuni per il Parco Nazionale di Portofino ci riempie di soddisfazione ed evidenzia un nuovo fallimento della politica di Toti: incurante della tutela ambientale e attento solo al consenso elettorale". Lo scrivono in una nota la vice capogruppo Pd Valentina Ghio che insieme al deputato Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente alla Camera ha presentato una interrogazione in merito al Ministro Pichetto Fratin. "Ci siamo opposti al Parco a tre con diversi interventi nelle commissioni parlamentari e con interrogazioni al Ministro Pichetto Fratin, denunciando l'insostenibilità della proposta di Toti che da subito è parsa solo rispondente alla logica di accontentare la propria parte politica - prosegue la nota -. La scelta del Parco a tre non teneva conto delle richieste dei Comuni, che hanno manifestato la volontà di aderire, e non rispondeva ai requisiti di Ispra, oltre a tenere fuori dalla perimetrazione aree di pregio come la Pineta delle Grazie. Con la bocciatura del Tar va in scena un altro fallimento della Giunta Toti, che ha continuato ad arrampicarsi sugli specchi senza dare risposte chiare ai Comuni che aspiravano a fare parte del Parco e senza dare ragione della mancata considerazione delle indicazioni di tutela del territorio date da Ispra". "Torneremo in commissione Ambiente a interrogare il ministro per chiedere come intende procedere con l'emanazione di un nuovo decreto che risponda alle indicazioni scientifiche e in cui siano coinvolti tutti i Comuni che hanno fatto richiesta di aderire e siano ascoltate le associazioni ambientaliste e prese in considerazione le osservazioni di Ispra - conclude la nota - per dare concretezza all'impostazione del Parco Nazionale di Portofino corrispondente alle unicità paesaggistiche, di tutela e sviluppo sostenibile del territorio, legato ad un modello di turismo rispettoso dell'ambiente e della vivibilità dei luoghi.
"Il Tar della Liguria conferma quanto abbiamo sostenuto per più di due anni: Toti e la sua maggioranza hanno compiuto una forzatura delle regole per realizzare a Portofino il Parco Nazionale più piccolo d'Italia, con un perimetro a tre Comuni contro gli undici che ne avevano fatto richiesta. Una scelta anacronistica che rischiava di compromettere le opportunità di sviluppo di un vasto territorio per salvaguardare i voti di pochi cacciatori. Ora si colga l'esito della sentenza per dare gambe a un vero Parco Nazionale che possa rappresentare un'opportunità unica per un futuro sostenibile e attento a creare nuovo lavoro e turismo, proteggendo l'ambiente". Questo il commento dei consiglieri regionali della Lista Sansa, Ferruccio Sansa, Selena Candia e Roberto Centi alla sentenza del Tar della Liguria che, accogliendo il ricorso presentato dalle associazioni Amici del Monte di Portofino e Verdi Ambiente e Società, ha bocciato il perimetro del Parco a tre Comuni, facendo tornare in vigore la perimetrazione provvisoria a undici Comuni varata dall'Ispra nel 2021. "Anche su questa vicenda possiamo dire 'lo avevamo detto' - sottolinea Sansa -. Le forzature politiche che Toti ha imposto in Liguria in questi anni si stanno dimostrando tutte illegittime. Anche da questa sentenza si capisce che il governo Toti è giunto al capolinea. Non riesce a gestire nulla. Siamo di fronte ad un sistema politico e di potere che dopo quasi 9 anni sta crollando tutto assieme".
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