Parità di genere, Ferro e Invernizzi a Salis: "Certificazione per le aziende esiste già: così conferma di non conoscere Genova"

di Redazione

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Gli esponenti di FdI replicano alla candidata sindaco: "Involontariamente dice che le amministrazioni attuali hanno lavorato bene"

Parità di genere, Ferro e Invernizzi a Salis: "Certificazione per le aziende esiste già: così conferma di non conoscere Genova"

“La candidata sindaca di Genova Silvia Salis propone cose che già esistono da tempo. Durante l’ultimo evento pubblico ha dichiarato che ‘sarebbe interessante pensare a una certificazione del Comune per le aziende che agevolano la parità di genere’. Peccato che ci abbiamo già pensato tre anni fa” - in una nota l’assessore alle Pari Opportunità di Regione Liguria Simona Ferro e il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale Rocco Invernizzi, replicando alle parole della candidata sindaco del centrosinistra Silvia Salis durante il viaggio del 'treno delle idee' (leggi qui)

Continuano Ferro e Invernizzi: "Non ha senso istituire una certificazione a livello 'comunale', dal momento che a gennaio del 2022 Regione Liguria ha esattamente introdotto la ‘Certificazione della Parità di genere’ per le aziende di tutto il territorio, comprese ovviamente quelle genovesi spiegano Ferro e Invernizzi –. Tutti i Comuni liguri sono coinvolti, così come gli enti datoriali e le associazioni di categoria, e in questi anni sono stati firmati ulteriori protocolli d’intesa per rafforzare la tutela delle pari opportunità ambito lavorativo"

A Genova - "Il Comune di Genova, ad esempio, è primo firmatario di un protocollo stipulato a novembre del 2023. Involontariamente, la candidata sindaca ci ha detto che l’amministrazione comunale e quella regionale stanno lavorando bene: ne siamo lusingati. Ironia a parte, siamo tutti d’accordo, al di là degli schieramenti, sul fatto che purtroppo l’uguaglianza di genere sul lavoro in Italia non sia ancora stata raggiunta del tutto. Ma per vincere questa battaglia serve innanzitutto essere informati sugli strumenti normativi esistenti e le misure messe in campo in questi anni. Salis ha dato quindi ulteriore conferma di non conoscere non solo Genova, ma anche tutto il lavoro svolto in questi anni dal Comune e da Regione Liguria”.

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