Tra i cantautori Sergio Pennavaria e i suoi "abissi marini"
di Giulia Cassini
La poetica e i musicisti di "Ho più di un amo nello stomaco"
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Ho più di un amo nello stomaco è il secondo progetto discografico del cantautore siculo-ligure con passato da buskers Sergio Pennavaria. A distanza di otto anni dal circense Senza lume a casaccio nell’oscurità, suo primo EP, questo nuovo lavoro si presenta nella forma di un concept album con dodici tracce che nuotano metaforicamente in un teatro subacqueo, nel ventre del concetto di profondità dell’essere umano, con tanto di emozioni e sentimenti. Pennavaria si nutre di piccoli gesti, di un senso per il primitivo e lo stupore che brillano di sagacità. Un mondo onirico, ma al tempo stesso reale, che riesce a coaugulare attorno al suo stile derivazioni folk mediterranee fino ad echi internazionali dalla musica cubana in avanti.
Sa essere delicato e raffinato come in certe fioriture jazzistiche che riportano il brio dell’improvvisazione fino ad entrare in templi black, in atmosfere multisensoriali. Un mondo che ha ricreato il 7 febbraio a Sanremo con l'accompagnamento di Marco Cravero alla chitarra acustica e di Martino Biancheri alla tromba.
Del suo lavoro convincono soprattutto Dove nasce la libertà e nella breve ma intensa L’amore invisibile. Nella registrazione oltre a lui Ho più di un amo nello stomaco ha potuto contare su musicisti straordinari che hanno alle spalle un bagaglio professionale di tutto rispetto che ha visto schierati Simone Rossetti Bazzaro al violino e alla viola, Martino Biancheri alla tromba, trombone e bombardino, Marco Moro al flauto traverso, Lorenzo Piccone Lap steel guitar, dodici corde, resofonica, acustica e mandola, Max Matis basso elettrico, Giorgio Bellia batteria, schaker e spazzole e con Sergio Pennavaria che oltre a cantare ha suonato piano elettrico, Rhodes MK2, chitarra classica e acustica e sintetizzatori. In veste di ospiti hanno fatto la loro apparizione: Finaz (chitarra solista in Rebus), Geddo (voce in L’amore invisibile), Marco Berruti (voce e chitarra classica in Nel mondo senza tempo), Loris Lombardo (tablas in Ho più di un amo nello stomaco, handpan e udu in Bufera, Congas in Un cuore sul viso), Matteo Profetto (armonica a bocca ed ukulele in Il tappeto volante ed ukulele in Due parti precise di me), Mirco Rebaudo (clarinetto in Il palamito), Giovanni Ruffino (contrabbasso in Dove nasce la libertà, L’amore nell’armadio, L’amore invisibile), Boris Vitrano (chitarra acustica in Se potessi come si fa), Gabriele Fioritti (violoncello in L’amore invisibile e in Dove nasce la libertà), Luca Pino (voce intro Nel mondo senza tempo).
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