Ponte Morandi sei anni dopo, Gratarola: "Serva di monito a tutto il mondo"
di Redazione
Assessore sanità: "Sistema emergenza rispose immediatamente"
"Questa giornata è importante per la città non solo perché riviviamo il dolore per le 43 vittime innocenti ma perché deve servire da monito a tutto il mondo per non dover mai più affrontare tragedie di questo tipo. Nel 2018 rivestivo da pochi giorni il ruolo di coordinatore dell'emergenza in tutta la regione e nel giro di poche ore, con le direzioni sanitarie del San Martino e con tutti gli altri ospedali della città, avevamo messo in piedi un sistema che poteva accogliere centinaia di feriti. Presto purtroppo abbiamo capito che questa organizzazione non sarebbe servita a nulla perché avremmo dovuto fare soprattutto una conta dei morti. Quel giorno avevano adibito anche locali non lontani dal Pronto soccorso a obitorio. Una scelta dal valore simbolico che metteva vicino le persone scomparse con chi invece continuava a lottare per sopravvivere". Questo il ricordo dell'assessore alla Sanità Angelo Gratarola durante la commemorazione delle vittime di Ponte Morandi.
"In Liguria il sistema per la risposta all'emergenza - aggiunge Gratarola - ancora una volta ha dimostrato di essere all'altezza. Quel giorno non abbiamo neanche avuto bisogno di particolari sistemi organizzativi perché il personale che stava lavorando non è smontato dal turno e quello del turno successivo è arrivato in anticipo in modo tale da aumentare gli organici stessi e poter garantire risposte all'altezza della situazione. Il primo grazie ancora una volta va quindi ancora ai sanitari che hanno lavorato strenuamente per far fronte ad una tragedia immane e incomprensibile".
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