Porto Antico sempre più plastic free: installato un secondo Seabin
di Marco Innocenti
1 min, 1 sec
Il dispositivo raccoglie i rifiuti galleggianti: può intrappolarne fino a un chilo al giorno
Quasi un chilo di plastica al giorno. E’ questo il bottino che può raccogliere un singolo Seabin, il dispositivo inaugurato al Porto Antico per la raccolta dei rifiuti galleggianti in mare. Un problema, quello della plastica nelle nostre acque, che negli ultimi tempi ha attirato l’attenzione di tutti, facendo partire innumerevoli iniziative.
Col nuovo Seabin, il secondo installato al Porto Antico, si punta non solo a raccogliere i rifiuti presenti in acqua ma anche a sensibilizzare genovesi e turisti sull’importanza di questa battaglia, mostrando nel concreto quanta plastica ogni giorno finisce nei nostri mari. Per questo, in cima al pontile che ospiterà il nuovo “cestino del mare” è stata posizionata una teca in cui, ogni giorno, verranno rovesciati i rifiuti raccolti. In questo modo, sarà facile rendersi conto di quanta plastica finisce in acqua quotidianamente.
Ma come funziona, in concreto, il Seabin? Si tratta, in sostanza, di un vero e proprio secchio filtrante che, grazie ad un movimento continuo, risucchia al proprio interno i rifiuti e li intrappola grazie a dei filtri capaci di intrappolare particelle anche molto piccole. Ogni giorno, poi, basta estrarre il secchio e svuotarlo. Operativo h24 7 giorni su 7, il Seabin è capace di raccogliere fino a mezza tonnellata di rifiuti.
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