Porto-città, Maresca: "Due anni dedicati a coniugare salute ed economia"
di Pietro Roth
3 min, 12 sec
Botta (spediporto): "Rapporto maturo con l'amministrazione". Banchero (Assagenti): "Il dialogo è migliorato"
Due anni abbondanti del ciclo amministrativo guidato dal sindaco Marco Bucci, ed è tempo di bilanci anche per Francesco Maresca, consigliere con delega al Porto. Una delega importante, perché riguarda il principale motore economico non solo della città ma dell'intera regione, e al contempo delicata, visti i rapporti non sempre facili fra le banchine e chi abita a pochi metri da esse, in particolare nel ponente.
"Coniugare lo sviluppo economico e il diritto alla salute e alla sicurezza dei cittadini è stata la stella polare che mi ha guidato in questi due anni di mandato - spiega Maresca - Un obiettivo difficile e stimolante, che ho cercato di raggiungere anche avvicinando gli stessi cittadini alle tematiche del porto, pure sotto il profilo culturale: mi vengono in mente le visite guidate organizzate ad alcune navi, ad esempio la Cavour e la Rizzo, o al sottomarino disponibile durante la Genoa Shipping Week. Ma ci sono ancora tante cose da fare". E allora eccoli, gli obiettivi per i prossimi mesi, che Maresca sviscera con l'entusiasmo di chi vuole raggiungere la meta il prima possibile. "Entro il 2020 - annuncia - saranno pronte le dune di Pra': si tratta di installazioni che serviranno per ridurre notevolmete l'impatto, soprattutto rumoroso, del porto sulla vita dei cittadini. Nel contempo stiamo lavorando e continueremo a lavorare per lo spostamento della diga foranea del bacino vecchio, che consentirà ai moli di Sampierdarena di avere nuovo slancio in un settore sempre più competitivo. Poi vorrei sottolineare i protocolli con Alfa Liguria e l'Accademia per creare una vera e propria sinergia con la città, in modo che anche i giovani possano trovare lavoro sapendo quali sono i mestieri del mare più richiesti. Ancora, il sogno nel cassetto è quello di creare una Zona Logistica Semplificata, oltre che una Zes, che permetterebbe un più veloce smistamento delle merci".
Un bilancio, quello stilato da Maresca, che trova sulla stessa lunghezza d'onda anche alcuni fra i principali stakeholders del porto. "C’è stata una netta miglioria nel dialogo e nella collaborazione tra tutti i soggetti che coinvolgono le istituzioni in particolare con il Comune - dice ad esempio Alberto Banchero, presidente di Assagenti - Con il quale abbia lavorato intensamente per l’organizzazione della Genoa Shipping week come ultimo lavoro ma ancor prima con la enorme problematica della viabilità post Morandi per citarne due come esempio. Questo è stato possibile grazie al fatto che sia stata messa una persona dedicata al tema portuale in Comune". Spinge su questo tema anche Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto: "Sono stati mesi oltremodo complessi e difficili da affrontare. Abbiamo avuto costante bisogno del supporto delle amministrazioni, con tutte loro si è instaurato un rapporto maturo e strutturato. In particolare, a livello comunale non possiamo che riconoscere l'impegno della struttura commissariale con un compito difficilissimo. Avremmo voluto, visto la situazione, un assessore dedicato al mare, non avendolo ottenuto l'impegno di Francesco Maresca è stato ancora più apprezzato per il costante dialogo con tutte le categorie e gli operatori. Nutriamo, comunque, la speranza che molto si possa ancora fare con tutte le amministrazioni al fine di pervenire alla realizzazione delle ZLS".
E infine, ecco il parere di Eugenio Massolo, presidente dell'Accademia della Marina Mercantile: "Negli ultimi due anni, direi, in estrema sintesi, che la città ha fatto il suo ingresso in porto. Il messaggio che è passato è che Genova è il porto e si sta finalmente superando il dualismo negativo che ha visto spesso le due realtà separate e spesso in conflitto. Questo grazie ad un particolare impegno della Amministrazione Comunale e del Delegato al Mare e Porto Franceso Maresca che ha intessuto un dialogo costante tra i cittadini e gli operatori portuali per una concreta alleanza a favore dello sviluppo e della crescita del nostro asset produttivo fondamentale. Senza un rilancio del nostro Porto e delle infrastrutture di supporto non c'è futuro per Genova. Forse molti lo hanno capito.”
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