Porto di Augusta: al via appalto da 1,5 mln per nuovo posto di controllo frontaliero
di Redazione
Più servizi per gli operatori portuali e più controlli nei prodotti di origine animale e non, come previsto dalla stringente normativa europea
Più servizi per gli operatori portuali e più controlli nei prodotti di origine animale e non, come previsto dalla stringente normativa europea, e una nuova area polifunzionale con uffici, laboratori e un sistema di verifica sanitaria: sono stati aggiudicati nei giorni scorsi i lavori per il nuovo PCF (posto di controllo frontaliero) nel porto di Augusta, grazie ad un appalto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia orientale.
“La nuova struttura migliorerà notevolmente la qualità delle attività portuali e aumenterà gli spazi per effettuare i dovuti accertamenti – spiega il presidente Adsp Francesco Di Sarcina – grazie all’installazione di una struttura edilizia che sarà realizzata interamente con elementi prefabbricati smontabili e quindi di rapida realizzazione, con requisiti specifici di flessibilità sia per la localizzazione sia per potenziali futuri riutilizzi con funzioni diverse”.
L’intervento è stato affidato al Consorzio Agoraa per un importo, al netto del ribasso offerto, di circa 1 milione e 940mila euro; partiranno a fine mese e saranno ultimati entro gennaio 2025.
Il progetto prevede la realizzazione di una struttura polifunzionale dove allocare tutte le funzioni idonee a realizzare un sistema razionale di controllo sanitario che comprenda: un Posto di Controllo Frontaliero (PCF); un Punto di Entrata del Servizio Fitosanitario Regionale (PE-SFR) e lo spazio per i controlli doganali e della Guardia di Finanza. In particolare: un’area destinata ad uffici, laboratori e servizi, l’installazione di elementi componibili realizzati in stabilimento (tipo container uso ufficio) e accoppiati in sito in funzione delle esigenze derivanti dalle attività degli organismi destinati ad operare in tale struttura; aree destinate alla conservazione delle merci da sottoporre ai controlli; una zona destinata allo scarico e stoccaggio, una pedana in acciaio, su cui è appoggiata una struttura in acciaio del tipo retrattile con copertura e tompagno in telo in poliestere spalmato in PVC; spazi esterni adibiti a parcheggio e movimentazione dei mezzi di trasporto dei contenitori oggetto dei controlli.
Sono previste le più recenti e avanzate tecnologie impiantistiche per la corretta conservazione e la sicura manipolazione e trattazione delle merci oggetto dei controlli.
L’intero organismo edilizio è sollevato da terra mediante una struttura in acciaio zincato, di circa m. 1,11 per facilitare e velocizzare le operazioni di accesso, verifica e prelievo dei campioni di merce da sottoporre ad ispezione, raccordata al pianale dell’autocarro a mezzo di una pedana telescopica. Ciò consentirà di non rimuovere il container dall’autocarro riducendo le operazioni di movimentazione, con beneficio anche per le condizioni operative di sicurezza degli operatori (minori operazioni = minor rischio).
Altre notizie
Trasporto aereo e sostenibilità: Fondazione PACTA guida il cambiamento verso la decarbonizzazione
28/11/2024
di Carlotta Nicoletti
Porti dell’Adriatico centrale: concessioni demaniali e focus su giovani e sostenibilità
28/11/2024
di Carlotta Nicoletti
Transport, incontro con Tarros Group: intervista al CEO Valentina De Bernardi e al direttore relazioni esterne Mauro Solinas
28/11/2024
di Fabio Pasquarelli
La Spezia: innovazioni doganali per rilanciare il porto e la logistica
28/11/2024
di Carlotta Nicoletti
Ferrotramviaria: il primo Bilancio di Sostenibilità punta su ambiente, sociale e governance
28/11/2024
di Carlotta Nicoletti