Porto di Genova, la nave ospedale GNV Splendid ha lasciato la banchina
di Marco Innocenti
Un progetto che ha spaccato la politica e i cittadini: 191 pazienti per circa 800mila euro al mese
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Era ormeggiata a Ponte Colombo dal 14 marzo ed oggi la nave GNV Splendid ha lasciato il porto di Genova per far rotta su Civitavecchia e tornare a fare il traghetto. Operativa a partire da fine marzo, tre mesi dopo ha visto scendere gli ultimi pazienti, per dare poi il via alle operazione di sanificazione.
Tre mesi durante i quali la nave ospedale ha ospitato 191 pazienti, assistiti da 14 medici, 30 infermieri, 14 operatori sanitari ai quali vanno poi aggiunti i 5 riservisti dell’Ordine di Malta.
Sono stati però anche tre mesi di polemiche, prima fra tutte quella del mondo della politica, diviso fra sostenitori e detrattori del progetto nave ospedale. Il presidente Toti e la sua maggioranza plaudono alla buona riuscita dell'operazione, le opposizioni ribattono però snocciolando le cifre dei costi. La compagnia GNV ha infatti affittato la nave al prezzo simbolico di un euro ma a questo vanno aggiunte le spese, pagate da Regione Liguria, per il carburante, per l'equipaggio e, non da poco, dell'allestimento per il suo particolare utilizzo. Fra i 300 e i 400 euro al giorno per ogni paziente ospitato, secondo i calcoli fatti dalle opposizioni, che sono arrivate a presentare un esposto alla Corte dei Conti.
Ma le polemiche non sono mancate nemmeno da parte dei cittadini che abitano nelle immediate vicinanze. La nave, infatti, ha dovuto tenere i motori accesi durante tutto il periodo di permanenza in banchina, emettendo fumi nell'atmosfera praticamente 24 ore su 24. Un progetto quindi molto più controverso di quanto le passerelle della politica vogliano davvero ammettere. Un progetto che, a dire il vero, ha anche avuto poco seguito in altri paesi del mondo: a New York, ad esempio, dove una nave ospedale è effettivamente stata allestita, il suo utilizzo non è stato rivolto ai malati di covid ma agli altri degenti, così da liberare circa mille posti letto negli ospedali della città.
Nel corso dell'emergenza Coronavirus, poi, si era parlato di una nave ospedale anche per il porto di Trieste, ma alla fine Regione e GNV non si sono accordate e tutto è finito in una bolla di sapone. In quel caso però la bolla è stata piuttosto salata perché la compagnia ha presentato un conto per i costi sostenuti per l'allestimento.
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