Porto di Viareggio, arrivano oltre 5 milioni di euro
di Redazione
Il contributo è destinato a lavori che riguardano il sistema di dragaggio e il trasferimento dei sedimenti e rientra nel pacchetto "Cantiere Toscana"
Oltre 5 milioni per il sistema di dragaggio e trasferimento dei sedimenti del porto di Viareggio. L’intervento rientra nel pacchetto “Cantiere Toscana”, il complesso di realizzazioni reso possibile da quasi 111milioni di euro di contributi che riguardano ben 119 realizzazioni e che arriveranno alla Toscana grazie ad un finanziamento da parte del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile.
Soddisfatto il presidente della Regione Eugenio Giani: “Sono contento che il provvedimento Cantiere toscana 2022 ci abbia consentito di ottenere l’autorizzazione dal Cipess per introdurre tra gli interventi di coesione e sviluppo la realizzazione del sistema continuo di drenaggio e trasferimento sedimenti del porto di Viareggio. L’intervento comprende la progettazione esecutiva e la realizzazione di un’opera marittima esterna alla diga, sopraflutto, per l’intercettazione del flusso sedimentario e di una condotta sottomarina che, attraverso una stazione di rilancio localizzata presso il molo sottoflutto, consentirà di pompare i sedimenti lungo il litorale per consentire il ripascimento stagionale. Questo intervento, da 5,1 milioni di euro, consentirà a Viareggio di far fare un salto di qualità al porto e al suo sviluppo; la stazione appaltante sarà l’Autorità portuale toscana. Mi sento di poter affermare- conclude Giani- che, grazie alla Regione, Viareggio potrà avere un porto all’altezza del ruolo che la città esercita sul mare, con i suoi cantieri e i suoi approdi”.
Il porto di Viareggio si colloca in un tratto di litorale sabbioso caratterizzato da un intenso flusso sedimentario e l’insabbiamento ha rappresentato e rappresenta per il porto la principale criticità in termini funzionali e di sicurezza alla navigazione. L’intenso flusso solido che si sviluppa in corrispondenza del litorale viareggino ha inevitabilmente condizionato il processo di sviluppo del porto e ne influenza ancora oggi l’operatività.
Il progetto prevede un nuovo pennello (molo sommerso) ortogonale al molo di sopraflutto che ha la funzione di bloccare ed immagazzinare le sabbie del trasporto solido proveniente da sud impedendogli di proseguire nel loro percorso che da sempre si dispone in prossimità dell’imboccatura portuale limitando o impedendo le manovre di ingresso e uscita dal porto. Il blocco, con lunghezza di 160 metri, creerà un’area di bassi fondali a sud del porto con un volume di immagazzinamento teorico di circa 100.000 m3 che corrisponde al teorico afflusso annuale.
Prevista anche la realizzazione di un sistema di dragaggio continuo e trasferimento dei sedimenti con un impianto by-pass da sud a nord dell’imboccatura mediante una coppia di tubazioni in polietilene ad alta densità e ad alta resistenza. Un sistema di by-pass delle sabbie, pensato in modo tale da prelevare i sedimenti in arrivo da sud ed intercettati dalla trappola sedimentaria, in modo da mantenere fondali adeguati davanti all’imboccatura e spostarli direttamente sul litorale di ponente, al fine di garantire l’alimentazione delle spiagge sottoflutto al porto.
L’efficacia della trappola sedimentaria, unita ai dragaggi periodici (a cadenza annuale o semestrale, da calibrare nei primi anni di attività), impediranno di fatto ai sedimenti di arrivare e superare il riccio del molo di sopraflutto garantendo durabilità al dragaggio iniziale dell’imboccatura portuale. Le draghe ed i tubi galleggianti di refluimento non stazioneranno più di fronte all’imboccatura portuale garantendo la piena funzionalità del porto in ogni stagione. La tubazione a valle del sabbiodotto fisso potrà essere allungata fino a circa 3km dal punto di uscita sia in modalità galleggiante (se consentito dalle condizioni meteomarine) sia portato in spiaggia dove all’occorrenza potrà anche essere dotato di un booster mobile di rilancio. Il punto di rilascio in spiaggia potrà essere deciso anno per anno a seconda delle necessità di ripascimento individuate dall’amministrazione.
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