Processo a Grillo Jr, la parte civile presenta nuove memorie prima della fase finale
di Emilie Lara Mougenot
Depositate osservazioni aggiuntive nel dibattimento per presunta violenza sessuale di gruppo, la prossima udienza si terrà il 24 marzo

Si avvicina la conclusione del processo per presunta violenza sessuale di gruppo a carico di Ciro Grillo ed Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia. Nell’ultima udienza, gli avvocati della parte civile hanno depositato nuove memorie, aggiungendo elementi alla documentazione già esaminata. La prossima tappa sarà il 24 marzo, con un’udienza tecnica prima delle conclusioni del pubblico ministero e della difesa.
Nuove memorie – L’inserimento di nuovi documenti nel fascicolo processuale ha colto di sorpresa la difesa, che non si aspettava ulteriori osservazioni da parte della parte civile. “Oggi il difensore di parte civile ha prodotto delle memorie piuttosto corpose a firma dei consulenti, si tratta di un materiale nuovo che non ci aspettavamo”, ha dichiarato Mariano Mameli, avvocato del pool difensivo. Il tribunale ha concesso tempo fino al 24 marzo per analizzare i nuovi contenuti prima di procedere con le discussioni finali.
Testimonianza revocata – Nell’udienza avrebbe dovuto deporre l’ultimo testimone chiave della difesa, Enrique Bye Obando, la cui assenza è stata registrata per la terza volta. Il tribunale, presieduto dal giudice Marco Contu, ha quindi deciso di revocare la sua testimonianza, ritenendola non più determinante ai fini del processo. Obando, giovane norvegese di origine nicaraguense e amico della presunta vittima, aveva ricevuto la notifica della convocazione in Norvegia, ma non si è mai presentato in aula.
Il ruolo di Obando – Il giovane era considerato una figura chiave per la difesa, poiché in passato era stato accusato dalla studentessa di un presunto episodio di violenza sessuale avvenuto un anno prima in Norvegia. La ragazza, però, non aveva mai sporto denuncia nel paese scandinavo, ma aveva riferito dell’episodio agli inquirenti italiani dopo aver denunciato la presunta aggressione subita in Costa Smeralda nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019. In interviste precedenti, il testimone aveva negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda norvegese, affermando che la studentessa gli avrebbe anche chiesto scusa per aver mentito. Il suo mancato arrivo in tribunale, tuttavia, ha portato i giudici a ritenere la sua deposizione non più necessaria, chiudendo così definitivamente l’istruttoria dibattimentale.
Effetti sui tempi processuali – La revoca del teste incide sulla durata del dibattimento, che si avvia così verso una conclusione più rapida. Secondo le previsioni, la sentenza potrebbe arrivare già in primavera. Con l’uscita di scena di Obando, infatti, la lista dei testimoni della difesa si chiude, accelerando la fase delle discussioni finali e delle conclusioni del pubblico ministero e della parte civile.
Prossimi sviluppi – Con la fase istruttoria ormai chiusa, il processo entra nella sua fase finale. Dopo l’udienza tecnica del 24 marzo, il tribunale fisserà le date per le conclusioni del pubblico ministero e della parte civile, seguite dalle arringhe difensive. Gli avvocati prevedono che la sentenza possa arrivare entro l’estate.
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