Processo Ponte Morandi, il pm: "Mai fatto più che una mano di vernice"
di Marco Innocenti
"I budget erano di 10-15mila euro l'anno per la manutenzione di una delle opere più importanti d'Italia"
Sull'infrastruttura più importante di Italia "più che una mano di vernice non è mai stato fatto altro". Lo ha detto il il pubblico ministero Massimo Terrile che insieme al collega Walter Cotugno sta illustrando, nell'udienza preliminare, i motivi per cui chiederà il rinvio a giudizio dei 59 imputati, oltre alle due società Aspi e Spea, per il crollo del ponte Morandi. Il pm oggi ha discusso degli allora dirigenti del primo tronco di Aspi, quello che si occupa delle tratte autostradali liguri.
La filosofia - secondo l'accusa - sarebbe stata sempre la stessa: "Non era il budget che doveva adeguarsi alle esigenze di sicurezza, ma erano le esigenze di sicurezza che dovevano adeguarsi al budget. Gli esiti di questa filosofia - ha continuato il pm - erano budget di 10-15 mila euro all'anno [per le manutenzioni, ndr] per l'opera più importante di Italia. E chi decideva questa linea a cui tutti si adeguano? Il vertice, anche l'ex amministratore Giovanni Castellucci".
I pm parleranno ancora questa settimana. Nelle udienze successive parleranno le parti civili, i difensori dei responsabili civili e infine gli avvocati degli imputati.
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