Prolungamento metro Genova, Bucci: "Vogliamo andare veloci, mettendoci la faccia"
di Marco Innocenti
Assemblea pubblica per confrontarsi con i cittadini su espropri, rimborsi e disagi di un cantiere che durerà almeno 3 anni
Incontro pubblico a Certosa per la presentazione del progetto di prolungamento della metropolitana tra Brin e Canepari, alla presenza del sindaco Marco Bucci, dell'assessore alla mobilità Matteo Campora e della consigliera Lilli Lauro, oltre al presidente del municipio V Valpolcevera Federico Romeo e all'ingegner Gambaro di Italferr.
A preoccupare i residenti è soprattutto il tema degli esprori e dei rimborsi, del dover abbandonare la propria casa per far posto ade un cantiere che, per tre anni, impatterà sul quartiere. "Io non sono un esperto di espropri - ha detto il sindaco rispondendo ad una signora che gli palesava dubbi e timori - Nella mia vita non ne ho mai fatto uno. La storia del Morandi mi ha insegnato che abbiamo fatto tre diversi livelli di rimborso in funzione di quello che succedeva. Abbiamo fatto un rimborso a quelli che dovevano uscire entro mezz'ora senza poterci tornare se non mesi dopo. Abbiamo dato un altro tipo di rimborso a chi è uscito di casa ma, dopo qualche mese sono tornati per poi uscirne dopo un po'. Questo per quanto riguarda gli espropri. Abbiamo infine dato un altro tipo di rimborso economico, da 4 a 20mila euro, in funzione dei disagi patiti per la vicinanza al cantiere. Io penso che dovremo fare una cosa simile. Adesso non so dire quale sia la distanza per essere nel primo, nel secondo o nel terzo gruppo. Abbiamo incontrato i comitati ogni settimana e, alla fine, crtedo che il 95% delle persone sono stati contenti. Qualcuno no, ma quando si mette un limite qualcuno che rimane scontento c'è sempre. C'è chi sta da una parte e chi sta dall'altra rispetto a questo limite, c'è poco da fare. Lavoreremo in questo modo: non è nostro obiettivo penalizzare nessuno ma nemmeno fare cose che la legge non ci permette di fare perché sennò dopo non solo io vado nelle grande, però la Corte dei Conti viene a chiede indietro dei soldi ai cittadini. Se procediamo come fatto per il Ponte Morandi, alla fine riusciremo ad accontentare la stragrande maggioranza delle persone".
Accanto alla questione dei rimborsi, però, c'è anche quella degli inevitabili disagi che un cantiere così importante porterà a chi resterà nella propria casa: polveri, rumore, rimodulazione della viabilità e tutto il resto. "Possiamo trovare soluzioni che magari qualcuno non pensa neanche - ha detto ancora Bucci - Ad esempio, al mattino prendiamo i bimbi dalla scuola e con un pulmino li portiamo da qualche altra parte e ce li facciamo stare fino alla sera. E' un'idea, non dico che lo faremo, ora sto solo buttandola lì per farvi capire che siamo aperti a qualunque soluzione. Il Morandi ci ha insegnato che dobbiamo essere aperti a qualunque soluzione ma questa è per noi una priorità numero uno che affronteremo insieme a voi, col cervello aperto a tante soluzioni che potrebbero risolvere il problema e che magari all'inizio non si era pensato".
Un altro aspetto è poi quello della presunta interferenza del progetto di prolungamento della metropolitana con quello del nodo ferroviario, lungo la linea del Campasso. Rfi nei giorni scorsi ha evidenziato alcune possibili criticità nel corso della valutazione d'impatto ambientale ma sia il sindaco Bucci che l'assessore Campora hanno assicurato che sarebbe già in corso la procedura di armonizzazione fra i due progetti. "Aabbiamo fatto una riunione coN rfi e ci hanno confermato che la compatibilizzazione è fattibile - ha detto Bucci - I due progetti saranno indipendenti ma faranno parte di un progetto unico per far sì che dove io metto un muro quell'altro non voglia invece mettere un binario. Si farà questa compatibilizzazione poi Rfi venderà il sedime ferroviario al Comune di Genova su cui faremo l'installazione della metropolitana. Nel frattempo, fra progeto esecutivo e finale ci saranno mille piccole varianti. Ma non sarà cambiato il motivo generale del progetto. La conferenza dei servizi è quasi tutta completata, manca solo la V.I.A., noi andiamo veloce come abbiamo fatto col Ponte, andando in parallelo e prendendoci tutti i nostri rischi e mettendoci la faccia. Facendo così si riescono a fare le cose in breve tempo. L'abbiamo dimostrato al mondo".
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