Quirinale, c'è l'intesa sul Mattarella-bis: iniziata la votazione decisiva
di Marco Innocenti
Alle 15 i capigruppo saliranno al Colle per chiedere al Capo dello Stato di restare altri 7 anni. In tarda serata dovrebbe arrivare la fumata bianca
Settimane, anzi mesi a dire e ripetere di non essere disponibile a prolungare il proprio mandato e, alla fine, sarà proprio Sergio Mattarella a doversi sobbarcare il peso dell'incapacità dei partiti di trovare un accordo, una sintesi che è proprio il compito che la Costituzione affida loro nell'elezione del capo dello Stato. Di fronte ad un accordo che non si riesce a trovare, quindi, non resta che presentarsi davanti al presidente e chiedergli di salvare la loro faccia di fronte al paese, restando per altri 7 anni al Quirinale. E' il risultato di un gioco di veti incrociati fra centrodestra e centrosinistra, ma anche di una guerra fra i vari leader presenti all'interno della stessa coalizione. E così, alla fine, toccherà a Mattarella succedere a sé stesso, come 13esimo presidente della repubblica italiana.
O almeno questo è quello che ci si attende in vista della votazione, l'ottava, in programma dalle 16,30 in poi. Alle 15 i capigruppo saranno al Quirinale per parlare col presidente Mattarella, dopo che a sondare il terreno era stato, stamani, il premier Draghi, nel corso di un lungo colloquio col capo dello stato. All'uscita, Draghi avrebbe riferito di aver ottenuto una disponibilità di massima da parte di Mattarella, tanto che nel corso della settimana votazione, svoltasi sempre in mattinata, sul suo nome si sono raccolte già 380 preferenze, segnale chiaro da parte dei grandi elettori ai vertici dei partiti. Nell'ottava votazione, Mattarella dovrebbe quindi superare ampiamente il quorum di 505 preferenze, raccogliendo i voti di gran parte dei grandi elettori ad eccezione di quelli di Fratelli d'Italia, com'ha lasciato intendere chiaramente anche Giorgia Meloni stamani in un tweet.
Adesso quindi non resta che attendere l'esito della votazione, che dovrebbe chiudersi con lo scrutinio nella tarda serata di oggi. Intorno alle 21, poi, i presidenti di Camera e Senato saliranno al Quirinale per comunicare a Mattarella l'esito dell'elezione. Il passo successivo sarà il giuramento del nuovo (si fa per dire!) presidente della Repubblica, che poi terrà il suo discorso alle Camere riunite in seduta comune. Un discorso che potrebbe essere molto duro, così come lo fu quello di Giorgio Napolitano all'atto della sua rielezione.
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