Recco: cagnolino sbranato dai cinghiali in via della Ne'. Sindaco Gandolfo: "Servono misure urgenti"
di Redazione
"Cominciano ad attaccare gli animali domestici, che sono a rischio così come le persone, la situazione sta diventando insostenibile"
Un cagnolino è stato sbranato da cinghiali ieri sera a Recco in fondo a via della Ne', segnando un nuovo e preoccupante capitolo nella crescente problematica degli ungulati nella zona. Il cane è uscito dal giardino di una villetta abbaiando, ed è stato tragicamente aggredito. Inutile il tentativo di soccorso da parte della proprietaria.
“E’ un fatto gravissimo - ha dichiarato il sindaco Carlo Gandolfo, sottolineando che la situazione ha raggiunto un punto critico - il Comune ha fatto gli sforzi necessari per contenere gli attacchi dei cinghiali alle postazioni per la raccolta differenziata dei rifiuti creando recinzioni a prova di cinghiale, ma il problema persiste".
“Abbiamo ancora alcune postazioni che subiscono attacchi continui - ha aggiunto il sindaco - siamo sotto l’assedio degli ungulati diventati una presenza costante, non solo a Recco ma in tutti i comuni della costa. Dopo questo drammatico evento è necessaria un’azione più decisa. Nonostante l'istituzione, ormai da tempo, del commissario per debellare la peste suina, non è stato fatto abbastanza per affrontare la questione. E il numero degli episodi, che mettono a rischio l'incolumità delle persone, aumenta costantemente".
Il drammatico episodio di ieri sera, in cui un cagnolino è stato attaccato, è particolarmente indicativo del crescente pericolo. “Cominciano ad attaccare gli animali domestici. Gli animali da compagnia sono a rischio, e anche le persone - ha sottolineato il sindaco - la situazione sta diventando insostenibile. Chiedo quindi un forte intervento da parte degli organi competenti per cercare di porre rimedio a questo assedio. Ne va della sicurezza dei nostri cittadini, non solo dell’ordine e della pulizia della città".
Il sindaco Gandolfo conclude ribadendo una proposta già fatta nel corso di un incontro organizzato da Anci con il Commissario straordinario alla peste suina: "Si dovrebbe dare ai Comuni la possibilità di organizzare squadre per effettuare abbattimenti anche nei centri abitati. Questa è una misura che, a mio avviso, non può più essere evitata, rafforzando le squadre a disposizione della Regione Liguria, che attualmente, a causa del numero dei cinghiali, non riescono più a contenere il fenomeno con i loro interventi. I loro sforzi sono ormai inefficaci nel limitare il numero di cinghiali. Quindi, o si fa qualcosa che cambi la normativa, permettendo di intraprendere azioni diverse, o si aumenta il numero di persone che, per conto della Regione Liguria, svolgono queste attività, anche nei centri urbani, con costanza, fino a risolvere completamente il problema”.
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