Regione, ddl 'omnibus', critiche Pd: Romeo solleva dubbi di incostituzionalità, Baruzzo accusa giunta di opacità
di Carlotta Nicoletti
Romeo sostiene che l’articolo 2 permetterebbe alla Giunta di ridefinire le competenze e di alterare norme regionali senza il coinvolgimento del Consiglio
Il consigliere regionale del Partito Democratico Federico Romeo, ha espresso forti critiche riguardo all’articolo 2 del Disegno di Legge Omnibus, attualmente in discussione nel Consiglio regionale della Liguria. Secondo Romeo, tale articolo conferirebbe alla Giunta regionale la facoltà di modificare normative vigenti tramite semplici delibere, esautorando di fatto il Consiglio regionale dalle sue funzioni legislative.
Accentramento del potere – Romeo sostiene che l’articolo 2 permetterebbe alla Giunta di ridefinire le proprie competenze interne e di alterare disposizioni normative regionali senza il coinvolgimento del Consiglio. Questo processo di delegificazione, afferma, rappresenta una “delega in bianco” priva di limiti chiari, incompatibile con i principi di legalità e separazione dei poteri.
Dubbi di incostituzionalità - Il consigliere evidenzia che l’articolo 2 potrebbe violare la Costituzione, poiché attribuisce alla Giunta poteri che spettano al Consiglio regionale. In caso di impugnazione e successiva dichiarazione di incostituzionalità da parte della Corte Costituzionale, tutti gli atti amministrativi adottati sulla base di questa delegificazione rischierebbero di essere annullati.
Precedenti giurisprudenziali – Romeo richiama l’attenzione su sentenze della Corte Costituzionale, come la n. 81/2013 e la n. 138/2023, che hanno affrontato casi simili in altre regioni, dichiarando incostituzionali norme che attribuivano eccessivi poteri alle Giunte regionali a scapito dei Consigli.
Appello al ritiro – In conclusione, Romeo, insieme alla collega Carola Baruzzo, ha invitato la maggioranza a ritirare l’articolo 2, ritenendolo incostituzionale, e a sollecitare la Giunta regionale a presentare una nuova proposta di legge che delinei chiaramente i limiti della delegificazione, nel rispetto della Costituzione e del principio di legalità.
Critiche di Carola Baruzzo - Proprio Carola Baruzzo ha tenuto il punto sull'argomento: “Ancora una volta è chiara la volontà della maggioranza di procedere nella direzione di uno svuotamento delle prerogative dell’assemblea legislativa regionale. L’art. 2 del disegno di legge, che dà alla giunta la facoltà di modificare il riparto di competenze all’interno, anche in deroga a disposizione di legge, e una 'mossa' inaccettabile. In questo modo si apre la strada a un’alterazione dei rapporti tra atti dell’indirizzo politico-amministrativo e gli atti della gestione amministrativa, dietro la quale leggiamo la volontà di scaricare sulla dirigenza la responsabilità di atti potenzialmente scomodi e di governare, di fatto, “per determinazioni”.
"La presentazione di dispositivi omnibus rendono di fatto impossibile la discussione approfondita di elementi anche importanti di riforma dell’ordinamento regionale. Ciò a discapito della qualità della legislazione e soltanto allo scopo di coprire le difficoltà degli assessorati a produrre documentazioni organiche a sostegno delle iniziative di legge. Il modo di lavorare di questa Giunta si dimostra poco chiaro e trasparente. Noi non lo condividiamo né nel metodo né politicamente. Una modalità che contrasteremo - conclude - e che chiederemo venga rivista. Perché inammissibile"-
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