Regione Liguria, Giunta bloccata dai veti incrociati: serve una soluzione, subito
di Matteo Cantile
Il "nodo" di Massimo Nicolò alla Sanità: è di Fratelli d'Italia, ma non è espressione del partito
“Perché dovremmo avere gli stessi assessori di un partito che ha preso 7 punti meno di noi?. E’ questo il pensiero di un esponente di punta di Fratelli d’Italia, partito che ha tutta l’intenzione di ingaggiare una battaglia campale con la Lega a difesa delle sue. prerogative nella costruzione della nuova Giunta regionale.
Muro contro muro - La risposta arriva dopo la presa di posizione della Lega, che ha fatto filtrare la volontà di via Bellerio, quartier generale nazionale del Carroccio, di resistere a ogni ipotesi di esclusione dei suoi due assessori in pectore, Alessandro e Alessio Piana.
Il nodo Nicolò - Il problema dei partiti è la nomina, voluta e difesa dal presidente Bucci, di Massimo Nicolò alla Sanità: il medico ha nel portafogli la tessera di Fratelli d’Italia ma non è espressione del partito di Giorgia Meloni. Al contrario, Matteo Rosso, il plenipotenziario in Liguria, non ha chiesto né desidera avere un suo uomo a capo del settore potenzialmente più critico della squadra di governo: insomma, dicono i meloniani, non si dica che Nicolò sia un assessore da ascrivere alla nostra quota perché non è così. E, del resto, lo stesso Bucci ha chiarito ai suoi che Nicolò, così come Giacomo Giampedrone, sono espressione delle liste civiche, scelta diretta del Governatore.
Presidenza del Consiglio - Nelle ultime ore è circolata l’ipotesi che la soluzione possa essere trovata in un avvicendamento alla presidenza del Consiglio: al posto di Stefano Balleari, l’uomo scelto da Matteo Rosso per il ruolo, potrebbe essere selezionato Alessandro Piana e l’assessorato lasciato vacante dall’imperiese potrebbe essere occupato da Rocco Invernizzi di Fratelli d’Italia, proprio il savonese che si va cercando. Ma i partiti fanno muro: Fratelli d’Italia è contraria perché Balleari tiene molto a quell’incarico e perché inserire Invernizzi farebbe scattare il seggio da consigliere per Antonella Tosi, che ha raccolto poco più di mille voti, e non per Veronica Russo, che ne ha conquistati quasi 700 in più (e che entrerebbe in consiglio se l’assessore fosse, come chiesto da Fdi, Luca Lombardi). La Lega, invece, è contraria perché in questo modo la Giunta sarebbe a fortissima trazione Fratelli d’Italia.
La tensione sale - A questo punto serve una forza superiore che sblocchi l’impasse: potrebbe essere quella dello stesso Marco Bucci, che potrebbe lasciarsi andare a una sfuriata delle sue, oppure di quegli stessi vertici nazionali (Meloni, Salvini, Tajani, Lupi) che si erano molto spesi per spingere Bucci alla candidatura. La situazione è cristallizzata, un savonese ci vuole, 8 assessori non si possono avere: è giunto il momento di guardarsi negli occhi e prendere una decisione.
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