Regione Liguria, scintille sulle dimissioni dei 5 consiglieri nominati assessori
di Redazione
Le opposizioni contestano la scelta di Toti di chiedere ai consiglieri di maggioranza chiamati in giunta di lasciare il seggio: "600mila euro dei liguri sprecati"
La prima parte della seduta del 10 novembre del consiglio regionale della Liguria è stata dedicata all'annunciato cambio di guardia tra le fila della maggioranza di centrodestra: Gianni Berrino (assessore con delega al Lavoro e turismo, di Fratelli d'Italia), Marco Scajola (Urbanistica ed edilizia, di Cambiamo!), Alessandro Piana (Agricoltura, caccia e pesca, della Lega), Ilaria Cavo (Cultura e politiche giovanili, di Cambiamo!) e Giacomo Giampedrone (assessore alla Protezione civile, di Cambiamo!) hanno rinunciato al loro posto da consiglieri regionali per entrare in giunta.
Le dimissioni erano ambiamente annunciate, dato che già in campagna elettorale Giovanni Toti aveva chiesto a chi sarebbe stato nominato assessore di dimettesi dal consiglio, in modo da dedicarsi esclusivamente alle proprie deleghe. Al posto dei cinque dimissionari, da oggi entrano nell'emiciclo di via Fieschi Giovanni Boitano, Daniela Menini e Chiara Cerri di Cambiamo!, Mabel Riolfo della Lega e Veronica Russo di Fratelli d'Italia.
La votazione per confermare le dimissioni dei nuovi assessori, un passaggio di solito puramente formale, ha visto però l'opposizione dei partiti di minoranza in consiglio regionale (PD, Lista SAnsa, Movimento 5 Stelle e Linea Condivisa), che hanno sollevato delle perplessità su questo passaggio.
"Una scena che non ci aspettavamo: le dimissioni di massa di ben cinque consiglieri che sono andati a ricoprire il ruolo di assessori per ragioni che non sono l'efficienza del sistema, ma ragioni di composizione politica. - commenta il capogruppo Pd Luca Garibaldi - Un'operazione che comporta una caduta di credibilità delle istituzioni e aumenta i costi della politica, vale circa 600 mila euro all'anno in più in un momento delicato".
Il presidiente Toti ha risposto alle proteste dell'opposizione dichiarando che le dimissioni erano già note a tutti: "E' una decisione annunciata in campagna elettorale a cui il 57% dei liguri ha dato fiducia. Sono due le ragioni importanti che la motivano: aumenta l'efficacia e l'efficienza dell'azione amministrativa consentendoci di usare al meglio le risorse che abbiamo, inoltre è una questione di equilibrio democratico: dimettendosi da consiglieri i nuovi assessori fanno sì che la Giunta non sia predominante sulle decisioni del Consiglio".
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