Rigassificatore a largo di Vado Ligure, Pd all'attacco: "Come sempre si fa al contrario, prima si sceglie e poi si coinvolgono i territori"

di Edoardo Cozza

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Il segretario dem e consigliere regionale: "Sosterà 17 anni davanti alle nostre coste: nessuna visione d'insieme"

Rigassificatore a largo di Vado Ligure, Pd all'attacco: "Come sempre si fa al contrario, prima si sceglie e poi si coinvolgono i territori"

“Il presidente Toti a distanza di una settimana dalla promessa in consiglio regionale di condividere con i territori la collocazione del rigassificatore, annuncia invece che sarà a Vado, in barba a ogni promessa di confronto e facendo quanto temevamo: far calare dall’alto una scelta così delicata. La chiara dimostrazione di una totale assenza di correttezza da parte del Presidente, e in questo caso anche commissario straordinario, che procede senza mai ascoltare. Un modo di fare inaudito e antidemocratico”, dichiara il consigliere regionale Roberto Arboscello che aveva presentato un’interrogazione per chiedere la condivisione delle scelte.

"Caricare la Liguria di un rigassificatore che sosterà sulle proprie coste per 17 anni senza nessun confronto e condivisione, dimostra una totale assenza di volontà di tutela dei territori e dei cittadini. In un momento in cui si dovrebbe agire guardando alla transizione energetica Toti sembra guardare solo a un progetto a breve termine senza alcuna visione d’insieme, ma solo per dare una risposta a un’esigenza di natura prettamente commerciale”, aggiunge il segretario regionale PD Davide Natale.

“Solo ieri il governo aveva garantito che la collocazione del rigassificatore sarebbe avvenuta condividendola con i territori. Oggi Toti smentisce il Governo e dimostra ancora una volta che il Presidente della Liguria agisce in modo unilaterale, senza cercare condivisione con il territorio e l'informazione necessaria su un tema così importante che avrebbe bisogno di essere inserito in una strategia ambientale complessiva”, conclude la deputata ligure e vicecapogruppo alla Camera Valentina Ghio che ha presentato un ordine del giorno alla Camera sul Decreto settore energetico, approvato dal Governo e all'unanimità dal Parlamento, in cui si chiedeva di mettere in atto tutte le azioni necessarie per la condivisione del progetto