Rigassificatore, commissione in Regione, Toti: "Opera sicura e funzionale, bisogna superare la disinformazione"
di Stefano Rissetto
"Le infrastrutture non sono servitù bensì opportunità. La Liguria non subisce imposizioni calate dall’alto"
“Collaborazione, ascolto e confronto, non ostruzionismo e terrorismo politico. Sono questi i principi che dovrebbero animare i rappresentanti delle istituzioni coinvolti nel progetto di Snam Fsru Italia per la ricollocazione del rigassificatore al largo della costa di Vado Ligure. Stiamo parlando di un progetto cruciale per l’autosostentamento del Paese, che non può essere pretesto di demagogia tra partiti. A chi obietta che il gas naturale liquefatto è un prodotto che dovrebbe essere abbandonato dal mix energetico dell'Italia rispondo che l’infrastruttura è sottoposta a valutazione di impatto ambientale e sanitario da parte di oltre 53 soggetti, tra cui Vigili del fuoco, e che la struttura commissariale oltre a svolgere tutte le attività previste dalla proceduta governativa è impegnata a fornire riscontri e approfondimenti a tutti i soggetti coinvolti, come dimostrano le riunioni tecniche in corso”. Così il presidente della Regione Liguria e commissario straordinario di Governo Giovanni Toti, intervenuto oggi in sede di Commissione consiliare congiunta sul tema della nave rigassificatrice Golar Tundra da collocare al largo di Vado Ligure.
L’audizione è stata occasione per affrontare alcuni dei temi centrali del progetto di Snam Fsru Italia. Tra questi, la sicurezza, il percorso di transizione energetica avviato su scala nazionale, l’impatto ambientale, il turismo e l’occupazione. “In merito alla sicurezza non ci sono dubbi: il Gnl è un prodotto sicuro ed estremamente meno inquinante rispetto al carbone o ai carburanti ad oggi in uso come la benzina. I report sugli altri impianti a Gnl nel mondo sono d'altronde incoraggianti e non riportano alcun tipo di criticità. Le narrazioni che vedono il Governo e il suo commissario colpevoli dell’installazione in mare di bombe atomiche sono strumentalizzazioni pericolose prive di fondamento tecnico-scientifico e statistico. Sono certo della necessità della transizione energetica, ma va compiuta in sicurezza, consentendo a combustibili di nuova generazione e alle fonti di energia rinnovabile non solo di consolidarsi, ma anche di assicurare il corretto funzionamento delle reti preesistenti come supporto, appunto, della transizione stessa”.
“Nelle settimane successive alla mia nomina come commissario straordinario di Governo – prosegue Toti - sono state sollevate obiezioni al progetto di Snam sia da alcune parti politiche, che da comitati, associazioni e cittadini. Ritengo questo approccio frettoloso, nonché conseguenza di disinformazione, o pretestuosa misinformazione, se vogliamo, nei confronti di un tema delicato come quello energetico. Ribadisco che il rigassificatore fa parte di una strategia energetica nazionale alla quale Regione Liguria ha dato la sua disponibilità - con grande spirito di cooperazione - esclusivamente per fare la propria parte nell’assicurare un sufficiente livello di sicurezza energetica al nostro Paese, così come fatto dalle altre Regioni che stanno ospitando questo tipo di infrastruttura”.
“Le infrastrutture non sono servitù bensì opportunità. La Liguria non subisce imposizioni calate dall’alto – conclude Toti – perché la scelta dell’allora Governo Draghi per l’installazione di nuove unità Fsru in Italia era stata condivisa e discussa alla luce di uno scenario di crisi preoccupante. È su richiesta dello stesso Governo Draghi che Snam ha avviato le valutazioni sulla scelta del sito. Non è stata Regione Liguria a optare per l’area di Vado Ligure. Il compito del commissario è infatti quello di tutelare la comunità verificando tutte le condizioni poste in sede di Conferenza dei Servizi, di AIA e di VIA Nazionale. Ulteriore fattore che dovrebbe costituire per tutti una garanzia di alto profilo, anche ambientale, nell’esame del progetto. Lasciamo i 'no' a chi negli anni ha saputo solo paralizzare il sistema, noi intendiamo invece guardare al futuro".
La struttura commissariale ribadisce la massima disponibilità a discutere migliorie progettuali da poter apportare durante la fase di valutazione, per ridurre ove possibile le interferenze, sempre fatto premesso che le proposte di modifica non nascondano negazioni pregiudiziali, egoismi territoriali o contrapposizioni politiche. Sindaci e tecnici comunali sono costantemente coinvolti per valutare l’avanzamento dell’iter amministrativo. Ad oggi sono stati sette i confronti tecnici che hanno interessato singolarmente o collettivamente i Comuni di Vado Ligure, Quiliano, Savona, Noli, Bergeggi, Spotorno, Veggi Portio, Carcare. Nei prossimi giorni verranno ascoltate anche le amministrazioni di Cairo Montenotte e di Altare, oltre a un incontro conclusivo con la Provincia di Savona e tutti i sindaci dei comuni coinvolti.
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