Rigassificatore: Pd e Cgil contro Toti per il mancato incontro con i cittadini savonesi. Il presidente vede i sindaci della zona
di Stefano Rissetto
Si chiede al presidente una serie di confronti pubblici con la popolazione sul territorio, nel segno del dialogo
Mancano tre anni alla data dell'installazione dell'impianto, ma il rigassificatore di Vado Ligure tiene banco nella polemica politica. Il PD infatti, per voce del consigliere regionale Roberto Arboscello, critica il presidente della Regione Giovanni Toti, convinto sostenitore della costruzione dell'opera infrastrutturale energetica. "Perché Toti non va nei comuni savonesi a spiegare il progetto e tranquillizzare amministratori e cittadini? Ha paura del dissenso? Basta sudditanza verso Genova e Bucci"
"Sull'installazione del rigassificatore previsto al largo delle coste di Vado Ligure il Presidente e Commissario Toti ha paura del dissenso e scappa dal dialogo con il territorio savonese. Erano state infatti annunciate delle riunioni con le amministrazioni interessate al progetto, ma improvvisamente ha cambiato idea - sostiene Arboscello - e ha deciso per una convocazione nel suo ufficio a Genova. Una modalità che allontana dalla discussione e preoccupa cittadini, amministrazioni locali e anche le rappresentanze economiche, che continuano a non avere informazioni trasparenti sul progetto per quanto riguarda la sicurezza e la tutela ambientale".
Arboscello pertanto annuncia di aver depositato un'interrogazione specifica: "Chiederò al Presidente e Commissario Toti chiarimenti in Consiglio regionale, invitandolo a organizzare una serie di incontri direttamente nei Comuni savonesi. Il Savonese, i suoi amministratori e i suoi cittadini, hanno la stessa dignità del capoluogo ligure e non devono continuare a subire la sudditanza di Toti - conclude - nei confronti del Sindaco di Genova Bucci e dell'amministrazione comunale genovese".
Anche la Cgil contesta a Toti la scelta di collocare il rigassificatore a Vado Ligure, "perché non è stata condivisa con le parti sociali e il territorio. L'impatto sociale, economico ed ambientale di una struttura di questo tipo deve essere oggetto di attenta valutazione e su questa partita, purtroppo, la Regione Liguria sta difettando nel merito e nel metodo. Il trasferimento dell'impianto avviene al di fuori da un qualsiasi contesto di programmazione economica e industriale riguardante l'area e sembra corrispondere soltanto a esigenze di scambio politico tra il presidente Toti e il Governo: su quattro impianti di questo tipo in Italia, ben due sono previsti in Liguria". Lo scrivono in una nota Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria, e Andrea Pasa segretario generale Cgil Savona.
"Siamo di fronte a scelte unilaterali e alla cancellazione del confronto con le parti sociali - sostengono i due sindacalisti - A oggi non sono state discusse le ripercussioni che l'impianto potrà avere dal punto di vista ambientale e per la salute e sicurezza dei cittadini". La Cgil chiede di aprire un confronto "serio e costruttivo che coniughi gli aspetti economici alla salute delle persone e al rispetto dell'ambiente. Molte questioni sono aperte e da valutare: dalle ricadute economiche in una provincia come quella savonese dove la percentuale di arrivi e presenze nel comparto turismo è la più alta della Regione, al passaggio delle tubature a poche centinaia di metri dal Santuario dei cetacei e a pochi chilometri da realtà agricole e industriali che - a differenza di quanto è stato annunciato dalla Regione - non avrebbero neppure alcuno sconto sulla bolletta del gas".
La Cgil invita il governatore a confrontarsi con tutte le realtà del territorio per valutare quali siano "i vantaggi e i rischi rispetto ad un progetto così impattante. È evidente che senza questo necessario passaggio il territorio non potrà subire un progetto calato dall'alto senza capire quali saranno gli effetti reali su popolazione, ambiente ed economia".
Per parte sua, questo pomeriggio Giovanni Toti, presidente di Regione Liguria e commissario di governo per il rigassificatore ha incontrato nel palazzo della regione a Genova i sindaci dei comuni di Bergeggi, Noli, Spotorno e Vezzi Portio per chiarire alcuni aspetti circa il progetto di ricollocamento della nave rigassificatrice Golar Tundra al largo della costa di Vado Ligure e il relativo collegamento con la rete nazionale del gas naturale. Alla riunione ha partecipato anche l'assessore all'ambiente Giacomo Giampedrone e il presidente della provincia di Savona Pierangelo Olivieri.
Al centro dell'incontro le caratteristiche di un'infrastruttura strategica e il suo impatto ambientale sostenibile, anche sull'area marina protetta dell'isola di Bergeggi. "Che la Liguria sia stata scelta come punto strategico per ospitare un rigassificatore oltre a quello di Panigaglia appare abbastanza scontato visto che la nostra regione vanta il 50 per cento del traffico merci del Paese e siamo la regione che da sola vale la metà della portualità italiana - ha spiegato il commissario Toti -. Ovviamente si andrà a determinare tutto quello che potrà incidere sulla sicurezza, la navigazione e l'impatto a terra, con la valutazione di impatto ambientale che sarà svolta dallo stesso Ministero e dagli enti competenti e passerà poi in Conferenza dei Servizi. In sede tecnica stiamo incontrando i comuni interessati, compresi quelli dell'area marina protetta dell'isola di Bergeggi, continuando un confronto costante della struttura commissariale con gli enti locali interessati dalla realizzazione della nuova infrastruttura. Sarà la Provincia di Savona, con il presidente Pierangelo Olivieri, a fungere da terminale sul territorio". Il prossimo incontro, questa volta di carattere tecnico, è previsto giovedì 31 agosto con il Comune di Quiliano nella stessa sede della Regione Liguria.
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